Tu sei qui: AttualitàAfghanistan, Emergency non abbandona altre Ong sì
Inserito da (Redazione Nazionale), martedì 27 dicembre 2022 19:30:25
Le Ong sul territorio afghano 'arrancano' dopo il divieto di impiego delle donne due tra le più celebri organizzazioni, come ActionAid e Azione contro la fame, hanno fatto sapere come si dovranno disimpegnare dal territorio mentre Emergency ha confermato oggi che proseguirà il suo impegno in Afghanistan nei suoi 4 ospedali e oltre 40 posti di primo soccorso pur esprimendo "grande preoccupazione" in merito al recente annuncio sul bando delle donne nelle organizzazioni non governative, sia nazionali che internazionali.
ActionAid ha sospeso le sue attività inAfghanistan in seguito al divieto per le donne di lavorare con le Ong.
L'organizzazione si avvale nel Paese del contributo di 97 donne: ActionAid ha assistito "alla graduale erosione dei diritti umani delle donne inAfghanistan- spiega in una nota - con la chiusura delle scuole secondarie per quasi nove mesi e il successivo divieto di accesso all'università. L'ultima direttiva emanata il 24 dicembre che impedisce alle donne di lavorare con agenzie umanitarie come ActionAid avrà conseguenze devastanti per le persone che contano sul loro sostegno. Le donne sono essenziali per qualsiasi operazione di aiuto umanitario, tanto più nel contesto dell'Afghanistan, dove solo le donne possono interagire con le donne".
In ActionAid la capacità di fornire servizi nel paese "dipende da 97 donne che lavorano instancabilmente per migliorare la vita di coloro che le circondano. Attualmente, quasi la metà della popolazione afghana non ha abbastanza cibo e sta soffrendo in condizioni di fame grave. Quest'inverno, molti stanno vivendo temperature estreme ed è necessario un intervento immediato per salvare vite umane. Se alle donne viene vietato di lavorare, queste persone non potranno essere raggiunte e aiutate".
ActionAid ha preso "la difficile decisione di sospendere temporaneamente la maggior parte dei suoi programmi inAfghanistanfino a quando non emergerà un quadro più chiaro.
Un'altra Ong, Azione contro la fame, sospende anch'essa temporaneamente le sue attività non vitali in Afganistan denunciando "fermamente la decisione annunciata dalle autorità afghane di vietare alle donne di lavorare nelle organizzazioni umanitarie".
''I nostri programmi si rivolgono principalmente a bambini di età inferiore ai 5 anni e a donne incinte o in età fertile. La decisione delle autorità, nel contesto e nel rispetto dei codici culturali vigenti inAfghanistan, costituisce un ostacolo alla prosecuzione delle nostre attività" dichiara in un comunicato Azione contro la Fame.
"Questa decisione è incomprensibile perché penalizza popolazioni fragili, particolarmente colpite dall'insicurezza alimentare che oggi prevale nel Paese" prosegue la nota precisando che per queste ragioni, l'organizzazione internazionale ha annunciato la sospensione temporanea delle sue attività in Afghanistan già a partire dal 25 dicembre, ad eccezione delle attività mediche vitali per i bambini affetti da malnutrizione acuta".
Fonte foto: Foto diErikaWittliebdaPixabay e Foto diWikiImagesdaPixabayafgha
Fonte: Booble
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