Tu sei qui: AttualitàCaltanissetta: il cane abbia di notte e i proprietari devono risarcire il vicino disturbato
Inserito da (Redazione), martedì 23 agosto 2022 15:02:58
Se il cane abbaia tutta la notte, rendendo impossibile per il vicino dormire, il proprietario dell'animale potrebbe essere costretto a pagare un sostanzioso risarcimento. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, che ha confermato la sentenza della Corte d'Appello di Caltanissetta, sul caso che riguardava due cani lasciati abbaiare tutte le notti sul terrazzo di un appartamento all'interno di un condominio.
Secondo i giudici, infatti, «l'assenza di sonno è causa di danni alla salute».
Come riportato da Il Messaggero, nel caso di Caltanissetta, uno dei vicini, che non riusciva più a rimanere sveglio a causa dei latrati e dei guaiti dei due cani, ha fatto causa al suo dirimpettaio, sostenendo che il mancato riposo gli avesse provocato danni alla salute. Nella denuncia si parla di «cupi ululati, nonché continui e fastidiosi guaiti, specie nelle ore notturne e di riposo», che l'uomo sostiene abbiano provocato danni alla sua salute.
Il protagonista dell'episodio, ripreso anche da Tgcom24, ha dichiarato di aver affrontato conseguenze anche personali e professionali: ha perso il lavoro perché non era più in grado di concentrarsi, di svolgere al meglio le sue mansioni e per le troppe assenze per malattia. Disagio dovuto proprio allo stress per il sonno mancato. Riguardo a questo, i proprietari dell'animale hanno replicato che «non è possibile provare che l'uomo sia stato licenziato» proprio per quella ragione.
Elemento fondamentale per poter richiedere un risarcimento è che «il fastidio» provocato dal cane del vicino che abbaia «superi la normale tollerabilità».
Secondo quanto stabilito dalla normativa applicata, «chiunque, mediante schiamazzi o rumori, ovvero abusando di strumenti sonori o di segnalazioni acustiche, ovvero suscitando o non impedendo strepiti di animali, disturba le occupazioni o il riposo delle persone, ovvero gli spettacoli, i ritrovi o i trattenimenti pubblici, è punito con l'arresto fino a 3 mesi, o con l'ammenda fino a euro 309. Si applica l'ammenda da 103 a 516 euro a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità».
Questa volta al vicino ‘disturbato', i proprietari del cane hanno dovuto pagare anche 2.700 euro di spese di giudizio, oltre al dovuto risarcimento.
Fonte: Maiori News
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