Tu sei qui: AttualitàCarte acquisti 2023: ecco quante ne spettano ai comuni della Costa d'Amalfi
Inserito da (PNo Editorial Board), mercoledì 10 maggio 2023 15:29:42
La condizione delle famiglie meno abbienti sul territorio nazionale, in particolare, nel periodo post-Covid è nota. Sono milioni i nuclei che non riescono ad arrivare a fine mese, spesso hanno minori a carico, e il Mezzogiorno è l'area più colpita.
Per contrastare queste condizioni di povertà, il Governo, in accordo con Anci, ha previsto lo stanziamento di 500 milioni di euro destinato all'acquisto di beni alimentari di prima necessità. La misura è rivolta ai nuclei familiari con Isee inferiore a 15mila euro annui, particolarmente colpiti dall'inflazione.
Ad individuare la platea beneficiare, è l'Inps che ha stipulato una lista di nuclei cui spettano i fondi.
DUE PARAMETRI - Ai Comuni, infatti, sarà ripartito il fondo in base a due parametri specifici: la differenza tra popolazione residente e il reddito medio tra ciascuna circoscrizione comunale e quella nazionale. In pratica, se il reddito medio di un Comune è alto, minore sarà il fondo stanziato e non tutte le famiglie meno abbienti ne potranno beneficiare.
I comuni saranno quindi chiamati a verificare la posizione anagrafica dei nuclei nella lista dell'Inps e potranno poi selezionare le famiglie o i singoli in effettivo stato di bisogno, anche sulla base di ulteriori informazioni dei servizi sociali. La tessera dovrà essere ritirata presso gli uffici postali a decorrere dal mese di luglio.
CARD PREPAGATA - Ogni carta prepagata avrà l'importo di 382,50 euro e dovrà essere attivata entro il 30 settembre, pena la perdita del sussidio. Le carte che non saranno attivate entro la data prefissata, saranno ripartite in un secondo momento.
Ecco quante carte spettano ai comuni della Costiera Amalfitana:
Amalfi 151
Atrani 32
Cetara 62
Conca dei Marini 26
Furore 30
Maiori 196
Minori 88
Positano 114
Praiano 84
Ravello 87
Scala 82
Tramonti 229
Vietri sul Mare 253.
Ecco quali beni alimentari si possono acquistare (di prima necessità): • carni suine, bovine, avicole, ovine, caprine, cunicole • pescato fresco • latte e suoi derivati • uova • oli d'oliva e di semi • prodotti della panetteria (sia ordinaria che fine), della pasticceria e della biscotteria • paste alimentari • riso, orzo, farro, avena, malto, mais e qualunque altro cereale • farine di cereali • ortaggi freschi, lavorati • pomodori pelati e conserve di pomodori • legumi • semi e frutti oleosi • frutta di qualunque tipologia • alimenti per bambini e per la prima infanzia (incluso latte di formula) • lieviti naturali • miele naturale • zuccheri • cacao in polvere • cioccolato • acque minerali • aceto di vino • caffè, tè, camomilla
Questa misura accompagna il rifinanziamento precedente di 111 milioni di euro destinati agli enti caritatevoli proprio per il supporto di beni alimentari.
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Fonte: Il Vescovado
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