Massimo Mannara è un solerte magazziniere del laboratorio di Sal De Riso, originario di Cava de' Tirreni ma residente a Tramonti.

Noto per la bontà d'animo, per l'innata vena comica e per l'intraprendenza che non lo fa riposare mai, Massimo ha lanciato una proposta per risolvere l'annoso problema dei senzatetto.

Era il primo gennaio 2022, quando, nell'augurare a tutti un buon anno nuovo, chiedeva l'aiuto di esperti nel realizzare delle "urban house".

«Da più di un anno, una o due volte al mese vado a Napoli, alla stazione centrale, a tarda serata, a prendere il mio datore di lavoro. Nell'arco di tempo in cui aspetto che arrivi, vedo che davanti alla stazione ci sono tante persone (senza fissa dimora) che dormono per terra e mi piange il cuore. Ma dico io... è possibile che nel 2022 succeda ancora questo? Nel mio piccolo vorrei dare un'idea ai comuni come Napoli, Roma, Milano», scriveva.

E, finalmente, ieri Massimo ha ricevuto le bozze fatte da un'azienda di San Miniato, a Pisa, che ha trovato la sua idea interessante e ha deciso di aiutarlo.

Adesso, Massimo vorrebbe che qualche Ente si interessasse al progetto per porre fine al disagio dei senzatetto: ha già annunciato che ne parlerà con l'onorevole Piero De Luca, che ha conosciuto personalmente tempo addietro.

«Grazie all'azienda che ha creduto in questa mia idea e grazie al lavoro dei loro grafici, adesso ho in mano dei disegni che posso presentare ai Comuni, con la speranza che nel 2022 non vedremo più persone dormire in strada su un cartone al freddo», ha detto alla Redazione de "Il Vescovado".

E noi speriamo che la sua idea venga accolta e magari finanziata dai comuni che soffrono di questo atavico problema con la Tassa di Soggiorno oppure con le entrate costituite dalle "contravvenzioni stradali".

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