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Giudice Usa: "Fondi afghani non vadano a familiari vittime dell'11 settembre"

Poco prima che i Talebani riprendessero il potere, 7 miliardi di dollari furono trasferiti dalla banca centrale afghana alla Fed

Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 28 agosto 2022 16:18:15

A poco più di un anno dal ritorno dei Talebani al potere in Afghanistan (ne avevamo scritto qui) e della grave crisi economica che colpisce il Paese 'pesano' anche i fondi 'congelati' in un conto presso la Federal Reserve pari a 7 miliardi di dollari e che sono oggetto di una legittima disputa tra i due contendenti: da una parte, i Talebani al potere rivendicano quei soldi - appartenenti alla banca centrale afghana - e ne chiedono lo sblocco immediato, seppur invano; dall'altra, gli americani li tengono bloccati alla Fed da quando furono trasferiti poco prima che i Talebani tornassero al potere in Afghanistan.

Joe Biden nel febbraio scorso annunciò come quei 7 miliardi fossero stati ripartiti esattamente a metà: 3,5 miliardi per i familiari delle vittime dell'11 settembre e l'altra metà da destinare al Paese afghano sotto forma di aiuti umanitari.

Per la parte che spetterebbe, appunto, ai familiari delle vittime, intanto, Sarah Netburn, giudice americana, non prevede la possibilità che gli stessi fondi possano essere usati a loro favore.

"Le vittime dei talebani hanno combattuto per anni per la giustizia, la responsabilità e per essere ricompensate. Ma la legge limita i compensi che la corte può autorizzare".

Le parole di Netburn non mettono - a questo punto - la parola fine alla disputa, ma non è ancora finita: il giudice federale del Southern District di New York George Daniels ha la supervisione dell'azione legale e può emettere una sentenza contraria a quella di Netburn. Nel caso in cui si dicesse invece d'accordo con la collega, le famiglie delle vittime potrebbero fare appello.

 

Fonte foto: Pixabay

Fonte: Positano Notizie

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