Tu sei qui: AttualitàIl ristorante Glicine dell’hotel Santa Caterina di Amalfi nella Guida Identità Golose 2022
Inserito da (Redazione LdA), giovedì 10 marzo 2022 15:38:36
Non poteva essere diversamente: il ristorante Glicine dell'hotel Santa Caterina di Amalfi è tra le eccellenze della cucina italiana della Guida Identità Golose 2022, presentata lunedì alla Triennale di Milano.
Superbamente sospeso tra cielo e mare, il ristorante Glicine si pregia della cucina di chef Giuseppe Stanzione, che rielabora piatti tipici della tradizione costiera, mescolando in modo sapiente sapori mediterranei in accostamenti delicati e equilibrati, dove ricerca e innovazione camminano di pari passo.
Un'elegante terrazza panoramica a picco sul mare dove potersi concedere il piacere di un percorso di gusto completo e appagante, oltre che l'impagabile vista su Amalfi, grazie alla squadra che vede al lavoro il sous-chef Alfonso Verzieri, Gaetano Esposito ai dolci, Domenico Mansi in Sala e Luca Amato in cantina.
Ma veniamo alla recensione scritta dal caporedattore di Identità Golose Carlo Passera.
Il bello è che, in generale, la ristorazione negli hotel italiani a cinque stelle, quelli bellissimi e lussuosi appannaggio spesso e volentieri di una facoltosa clientela straniera, non è mai stata così in forma. Chi gestisce queste strutture mostra infatti crescente attenzione alla necessità di proporre un'offerta gastronomica di livello; che come tale non solo diventa bella bandierina da conficcare nel palato degli ospiti stranieri, insomma ottima rappresentazione del buono del Belpaese, ma finisce con attirare anche noi buongustai autoctoni, sorpresi da tanto bendidio.
Considerazioni queste che descrivono efficacemente il lavoro dello chef Giuseppe Stazione al ristorante Glicine del meraviglioso Hotel Santa Caterina di Amalfi, un'antica dimora storica incastonata nella Costiera Amalfitana.
Peppe è di scuola campana, classe 1978, insomma un professionista ormai ben rodato. Non si limita al compitino: certamente è figlio legittimo della golosità della sua terra, ma la declina in bontà di valore, giocando anche con le contaminazioni, vedi gli ottimi Tortelli con zabaione di Parmigiano Reggiano, ripieni di genovese di vitello e ventresca di tonno e spolverati di katsuobushi, insomma un cross over Nord-Sud-Est-Ovest mica da ridere, anzi tutto da gustare. Convincente - e sulla stessa linea stilistica interessante, del tipo: Campania chiama altre parti d'Italia e del mondo - anche lo Scampo alla griglia, latticello, bietole, finger lime, crumble alla 'nduja.
Stanzione ha lavorato a lungo con Bruno Barbieri. Insomma: niente mappazzoni.
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Fonte: Il Vescovado
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