Un giovane iraniano che aveva studiato all'Università di Bologna, Mehdi Zare Ashkzari, è morto in Iran dopo 20 giorni di coma in seguito alle torture subite in carcere.

Lo ha fatto sapere Amnesty International.

Ai tempi dell'Università, ricorda Amnesty, Ashkzari lavorava alla Pizzeria Ciao e due anni fa era tornato in Iran per stare con la madre.

Per ragioni finanziarie non è più tornato e oggi si è saputo che è morto dopo essere stato pesantemente torturato, vittima come centinaia di altri giovani della violenta repressione da parte del regime di Teheran delle proteste iniziate lo scorso 16 settembre.

C'è una continua resistenza da parte di giovani e donne nei confronti del regime iraniano che condanna e reprime duramente ogni forma di dissenso, incarcerando chiunque protesti, o addirittura, arrivando a vere e proprie condanne a morte che il ministro degli Esteri, Antonio Tajani aveva stigmatizzato convocando l'ambasciatore iraniano a Roma con le autorità di Teheran che - a loro volta - avevano convocato quello italiano in Iran chiedendo che da parte dell'Italia non vi fossero: "interferenze sulla nostra politica".

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