Tu sei qui: AttualitàMorte 18enne Sebastiano Petrucci, Agerola sotto choc e in allerta per rischio meningite
Inserito da (ilvescovado), giovedì 29 dicembre 2016 11:53:18
«Sarai sempre nei nostri cuori». È questo il messaggio con cui gli amici di Sebastiano Petrucci, 18 anni appena compiuti, hanno colmato nelle scorse ore la bacheca Facebook del ragazzo di Agerola, stroncato ieri da una sospetta meningite fulminante. Nella giornata di oggi i risultati degli esami scioglieranno ogni dubbio sulle cause della morte.
Ieri pomeriggio, intorno alle 17, Sebastiano si era recato al pronto soccorso di Castellammare perché accusava un forte mal di testa e febbre alta, che non era riuscito a placare con l'antibiotico. Due ore dopo il decesso, con i medici che avevano cercato invano e con tutte le forze di salvargli la vita. La direzione sanitaria, guidata da Savio Marziani, ha chiuso il pronto soccorso (per consentire le operazioni di sterilizzazione degli ambienti) e ha disposto la profilassi per medici e infermieri. Adesso la struttura è completamente disinfettata e sicura. Nel porgere le condoglianze alla famiglia, il sindaco Luca Mascolo ha raccomandato a tutti coloro che negli ultimi 10 giorni hanno avuto contatti stretti con Sebastiano per almeno 30 minuti di sottoporsi a profilassi.
«Potrebbe trattarsi di meningite o anche di coagulazione travasare disseminata - ha detto il dottor Nello De Nicola, che consiglia di non creare allarmismi - o anche di una forma di intossicazione. I sintomi sono gli stessi».
Nel frattempo, l'incredulità è tanta, come tanta è la rabbia per una morte così inaspettata e dura. A diciotto anni si dovrebbe poter avere l'intera vita davanti, si dovrebbe poter sbagliare e ricominciare, gioire delle piccole cose, pensare in grande e credere ad un futuro migliore. Si dovrebbe poter andare al pronto soccorso per medicare una ferita da partita a calcetto o per una caduta dalla mountain bike (di cui Sebastiano era appassionato), non per tentare invano di curare una febbre letale.
Sebastiano ha frequentato il liceo classico E. Marini di Amalfi fino a luglio 2015 per poi trasferirsi in un istituto nel casertano; i numerosissimi compagni di classe lo ricordano come un ragazzo allegro e disponibile. Come i suoi compagni, avrebbe voluto godersi la pausa delle vacanze natalizie per poi tornare in classe, a gennaio, più carico di prima. Ma così non è stato e di queste vacanze resta solo il dolore di una perdita che nessuno mai vorrebbe.
Fonte: Il Vescovado
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