Darya Dugina, giornalista di 30 anni, figlia di Oleksandr Dugin considerato l'"ideologo di Putin", è morta nell'esplosione di un'auto avvenuta alla periferia di Mosca lo conferma la Tass che scrive come si tratti di "una Toyota Land Cruiser Prado esplosa vicino al villaggio di Velyki Vyazomy".

Alexsandr Dugin, filosofo, è conosciuto per essere il principale fautore del rilancio delle teorie eurasiatiste, ed è considerato come uno degli ideologi che sono stati più vicini al presidente russo Vladimir Putin.

"L'Ucraina non ha nulla a che fare con l'omicidio della figlia di Dugin", afferma Mykhailo Podolyak, principale consigliere del presidente ucraino Zelensky, che respinge le accuse di 'terrorismo di Stato' provenienti da Mosca per all'attentato nel quale è rimasta uccisa Darya Dugina, 30 anni, figlia di Aleksandr Dugi, ideologo di Putin, saltata in aria stanotte a Mosca su un'auto dove doveva esserci anche il padre. 'Non siamo uno stato criminale, a differenza della Russia, e sicuramente non uno stato terrorista', ha detto Podolyak alla tv nazionale.

Le autorità russe hanno aperto un procedimento penale "per omicidio", in relazione all'esplosione dell'auto con a bordo la giornalista e politologa Darya Dugina nella regione di Mosca. Lo riferiscono le agenzie russe citando il Comitato investigativo, che ipotizza la presenza di "un ordigno esplosivo" piazzato sull'automobile, una Toyota Land Cruise di proprietà del padre, il filosofo Aleksandr Dugin.

Secondo gli investigatori, sul suo Suv probabilmente 'piazzata una bomba'.

Il filosofo russo Aleksandr Dugin e' stato poi ricoverato in ospedale dopo la tragica morte della figlia.

Alexander Dugin era andato insieme alla figlia Darya Dugina al festival "Tradition" e doveva tornare insieme a lei a Mosca ma ha deciso all'ultimo momento di non viaggiare a bordo della Toyota Land Cruiser che è poi esplosa a 20 chilometri a ovest dalla capitale uccidendo la giovane donna. E' quanto riporta il media 'outlet 112', dopo che l'amico di famiglia, e capo del movimento Orizzonti russi, Andrey Krasnov ha confermato alla Tass che l'auto esplosa era di proprietà di Dugin.

Come il padre anche la figlia era nella lista dei sanzionati dalla Gran Bretagna per aver diffuso propaganda e false notizie sull'invasione russa dell'Ucraina.

In Occidente il filosofo si è guadagnato l'appellativo di 'Rasputin di Putin', o anche di 'cervello' dello zar, perché nei discorsi del leader del Cremlino le parole d'ordine di Dugin sono sempre più frequenti. A cominciare dal concetto di 'Nuova Russia' per indicare i territori ucraini da "liberare", oppure i ripetuti richiami all'ortodossia russa che lo zar sbandiera facendosi immortalare in chiesa e presentandosi come paladino della cristianità e della tradizione.

Le indagini proseguono ma è chiaro ed evidente che questo attentato è già uscito dai confini russi.

Fonte foto: Commons Wikimedia