Le code ai confini della Russia per lasciare il Paese da parte di circa 70mila uomini russi sarebbe una reazione - a detta del portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov: "Isterica ed estremamente immotivata".

E' innegabile che ci sia stato un brusco cambiamento nell'atmosfera a Mosca e nelle altre grandi città russe dopo l'annuncio della mobilitazione generale: nervosismo diffuso per la possibile chiamata alle armi che spinge migliaia di uomini in età da arruolamento a lasciare il Paese.
I numeri della fuga sono stati resi noti dall'organizzazione non governativa Guide to the Free World.
Lunghe code di auto segnalate ai confini con la Georgia e il Kazakhstan. Intanto la Finlandia ha fatto sapere che il numero dei russi che entrano nel Paese è raddoppiato da quando, nel suo discorso alla nazione, il presidente Vladimir Putin ha annunciato una mobilitazione parziale per quella che a Mosca viene chiamata l'operazione militare speciale in Ucraina.
L'esodo chiama in causa anche i Paesi europei mentre i Paesi baltici e la Polonia hanno già chiuso da settimane le proprie frontiere.

Il ministero della Difesa ha fatto sapere che non saranno chiamati alle armi cittadini laureati impiegati in settori chiave quali l'informatica, le comunicazioni, i mass media e le strutture del mercato finanziario.

Fonte: Foto diДмитрий ОсипенкоdaPixabay e Foto diPeggy und Marco Lachmann-AnkedaPixabay