È un'estate nera per quanto riguarda i viaggi aerei in tutta Europa. Sono di poche settimane fa le immagini di aeroporti pieni di viaggiatori bloccati da voli cancellati all'ultimo momento: quelli con maggiori disagi Londra e Parigi, dove le compagnie aeree invitavano a non acquistare più biglietti.

Anche l'Italia in quanto a problemi di volo non è da meno: come riporta un'indagine del Corriere della Sera basata su dati elaborati da Eurocontrol (organizzazione di controllo del traffico aereo), dal 17 al 23 luglio, l'aeroporto di Venezia, primo nella classifica italiana e nono in Europa per voli cancellati, ha saltato il 10,8% dei decolli.

Nella lista si trova poi secondo in Italia Capodichino a Napoli che presenta una cancellazione del 7% del totale, mentre a seguire ci sono Milano Malpensa con il 6,8% e Catania con il 6,1%.

La grave crisi dei voli è in gran parte dovuta ai licenziamenti del personale verificatisi durante la crisi del Covid, e alla mancata riassunzione nel periodo successivo: il numero degli impiegati risulta di gran lunga inferiore al numero dei viaggiatori ed i pochi disponibili sono costretti a lavorare per turni estenuanti, in condizioni non ottimali, soprattutto viste le altissime temperature registrate in questi giorni.

I lavoratori hanno tentato di far sentire la propria voce con diversi scioperi, che sono rimasti, per ora, inascoltati.