A chi mancava una bella bufala politica eccolo accontentato. Lasciato alle spalle l'ultimo week end di agosto arriva puntuale come le scadenze di fine mese una bella bufala "ottimista e di sinistra" come avrebbe detto uno dei più grandi cantautori italiani. Di seguito la bufala integrale che in breve tempo ha fatto il giro del web: Un paio di mesi fa, come è noto, Matteo Renzi aveva reso noto ai media nazionali, di essersi attivato personalmente per sostenere la candidatura a sindaco di Ezir Berish, un influente Rom di 75 anni. La notizia aveva destato incredibile scalpore per il fatto che l'aspirante primo cittadino era niente di meno che l'imperatore della comunità Rom di Pallati, piccolo Paese in provincia di Padova. Nel Luglio di quest'anno, nonostante il susseguirsi di una marea di polemiche, Berish è riuscito ad essere eletto sindaco, anche grazie al più che cospicuo numero di elettori di etnia romanì. Il primo cittadino, dopo essere finito per settimane nell'occhio del ciclone, per via delle proteste della cittadinanza, è tornato nuovamente a far parlare di sé. L'imperatore dei Rom ha infatti recentemente dichiarato di voler cacciare ogni singolo cittadino italiano presente sul territorio di Pallati, al fine di incentivare il trasferimento di zingari, provenienti da ogni zona della nostra penisola. "Gagè" (questo è il termine utilizzato dagli zingari per descrivere gli individui privi di sangue Rom), sono infatti accusati da Berish di non volersi integrare nel tessuto sociale di Pallati, costituito ormai prevalentemente da gitani. "Se gli italiani non si adegueranno alla nostra cultura, sarò costretto a prendere drastici provvedimenti" Ha spiegato il sindaco ad una giornalista. "La mia comunità è stanziata in Veneto, fin dai tempi del Medioevo, periodo in cui la vostra gente era ancora divisa, pertanto noi siamo il primo popolo unificato di questa regione e noi pretendiamo di avere la priorità. Gli italiani devono rassegnarsi: ormai Rom ed immigrati stanno aumentando a dismisura. Se non ci si rende conto adesso che i cittadini della vostra Penisola sono una minoranza, scoppierà il caos sociale. Gli italiani non rispettano la nostra cultura e, talvolta, arrivano addirittura a denigrarci con epiteti razzisti. Io non accetto questa intolleranza, non nel mio Paese. Prima che prendesse il potere il sottoscritto, un mio connazionale è stato accusato di furto ed umiliato pubblicamente. Forse lei pensa che quanto avvenuto sia giustificabile, ma deve sapere che il furto è una caratteristica peculiare del nostro folklore e della nostra cultura, così come la compravendita di organi e il commercio del rame e del ferro, prelevato dalla strada. Renzi mi ha dato fiducia, consapevole del fatto che gli italiani qui siano ormai un insignificante minoranza. Qui ora comandiamo noi: se vuoi rispettare le nostre usanze puoi restare, altrimenti fuori dalle balle!" Il servizio non è ancora andato in onda, ma le reazioni furiose da parte dell'estrema destra non si faranno certo attendere. Restiamo in attesa di ulteriori sviluppi.