Il Cardinale Angelo Becciu è stato condannato a cinque anni e sei mesi di reclusione. La sentenza è stata pronunciata dal presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Pignatone, nel pomeriggio di oggi.

Il processo, che ha visto Becciu al centro delle accuse, riguardava la gestione dei fondi della Segreteria di Stato e la controversa compravendita di un palazzo a Londra. Becciu, precedentemente sostituto per gli Affari generali ed ex prefetto per le Cause dei Santi, era stato privato di queste cariche da Papa Francesco tre anni fa, inclusa la rinuncia alle prerogative del cardinalato, a seguito delle accuse rivoltegli.

Nel 2021 il giornalista irlandese Colm Flynn definì così il processo al cardinale italiano in un post: "Il più grande processo penale nella storia moderna del Vaticano è appena iniziato negli ultimi minuti. Il Cardinale Angelo Becciu, un tempo alto funzionario del Vaticano, è accusato di peculato, abuso d'ufficio, estorsione e frode - incluso aver fatto perdere al Vaticano quasi 100 milioni di euro (parte di questi soldi provenienti da donazioni) in un investimento immobiliare 'losco' a Londra. Se ritenuto colpevole, si troverà ad affrontare una pena detentiva."

Le accuse contro il Cardinale Becciu includevano peculato, abuso d'ufficio e subornazione di testimone. Durante il processo, il promotore di giustizia, Alessandro Diddi, aveva richiesto una condanna ancora più severa, pari a sette anni e tre mesi di reclusione.

La condanna del Cardinale Becciu rappresenta un episodio che segna un punto di svolta nella lotta contro la corruzione e la cattiva gestione all'interno delle istituzioni vaticane.

La decisione del Tribunale vaticano si inserisce in un contesto più ampio di riforme e trasparenza promosse da Papa Francesco, mirate a ripristinare la fiducia e l'integrità nell'amministrazione dei beni e delle risorse della Chiesa.

Foto: Colm Flynn