Tu sei qui: ChiesaOggi si festeggia il Santo Nome di Maria: significato nella tradizione cristiana
Inserito da (Redazione il Vescovado Notizie), giovedì 12 settembre 2024 08:44:42
Oggi, 12 settembre, si celebra la Festa del Santissimo Nome di Maria, un'importante ricorrenza nella tradizione cattolica, un'occasione di profonda devozione verso la figura della Vergine Maria. La storia di questa celebrazione affonda le sue radici nel XII secolo, con la promozione da parte di vari pontefici, a partire da Papa Giulio II, che la istituì nel 1513 per la diocesi spagnola di Cuenca.
Successivamente, papa Innocenzo XI, nel 1685, estese la festività a tutta la Chiesa per commemorare un evento storico significativo: la vittoria cattolica contro i Turchi durante l'assedio di Vienna il 12 settembre 1683. In quell'occasione, l'alleanza tra l'imperatore Leopoldo I d'Austria e il re di Polonia Giovanni III Sobieski segnò la svolta nella difesa dell'Europa cristiana, con un contributo decisivo alla liberazione della capitale austriaca.
La devozione al nome di Maria si collega alla tradizione di affidamento dei credenti alla sua intercessione e alla sua protezione misericordiosa. Il nome di Maria è visto come un simbolo potente di grazia e di purezza. Nella cultura e nella fede cristiana, Maria rappresenta la figura umana che più di ogni altra incarna l'obbedienza alla volontà di Dio, offrendo un esempio di accettazione del sacrificio e del dolore, come testimonia il suo ruolo nella Passione di Cristo.
Il nome Maria, di origine ebraica, deriva da Myriam o Miriam, ed è uno dei nomi più studiati e interpretati nella tradizione cristiana e nell'esegesi biblica. Il suo significato ha suscitato l'attenzione di numerosi studiosi e teologi nel corso dei secoli, poiché racchiude un simbolismo profondo e legato alla figura della Vergine Maria, madre di Gesù. Ecco alcune delle principali interpretazioni del significato del nome Maria, esplorate nel corso della storia:
Alcuni rabbini attribuiscono al nome Miryam (Maria) il significato di "amarezza", collegandolo alla radice ebraica MRR, che indica appunto l'idea di "essere amaro". Questa interpretazione si basa sul fatto che, secondo la tradizione, Maria, sorella di Mosè, venne chiamata così perché nacque in un momento in cui il Faraone d'Egitto iniziò a rendere insostenibile la vita degli Israeliti, imponendo misure severe e decretando l'uccisione dei neonati maschi ebrei. Questa spiegazione si adatta anche alla figura della Vergine Maria nel Cristianesimo, pensando alla sofferenza che ha dovuto sopportare nel suo ruolo di corredentrice, partecipando al sacrificio di suo Figlio.
Un'altra interpretazione del nome Maria proviene dalla combinazione delle parole ebraiche Moreh (Maestra o Signora) e Yam (Mare). In questa prospettiva, Maria, sorella di Mosè, svolse il ruolo di guida delle donne israelite durante il passaggio del Mar Rosso e nel canto di vittoria (Esodo 15,20). Allo stesso modo, la Vergine Maria è vista come la Maestra e Signora del mare di questa vita, colei che ci conduce attraverso le difficoltà terrene verso il cielo. Tra coloro che sostengono questa visione ci sono autori antichi come Filone, San Girolamo e Sant'Epifanio, che vedono un parallelismo tra la Maria dell'Antico Testamento e Maria, madre di Gesù. Sant'Agostino riprese questa idea chiamando la Vergine "tympanistria nostra", cioè suonatrice di timpano, come Maria sorella di Mosè: il canto del Nuovo Testamento, ovvero il Magnificat, rappresenta il canto di vittoria della Vergine, secondo il parallelo simbolico presente nel Vangelo di San Luca.
Secondo un'altra lettura, il nome Maria potrebbe derivare dall'unione delle parole ebraiche M (prefisso nominale) e 'Or (luce) con Yam (mare), dandogli il significato di "illuminatrice del mare" o "stella del mare". Questo significato è sostenuto da teologi come San Gregorio Taumaturgo, San Isidoro e San Girolamo. Tuttavia, alcuni autori ritengono che San Girolamo non interpretasse il nome come "stella del mare" ma come "stilla maris", ovvero "goccia del mare". La presenza della parola "mare" nel nome Maria ha ispirato molte immagini e interpretazioni simboliche. Ad esempio, Pietro di Celles descrive Maria come un "mare di grazie", idea poi ripresa da San Luigi di Montfort, che affermava: "Dio Padre ha radunato tutte le acque e le ha chiamate mare; ha radunato tutte le grazie e le ha chiamate Maria". Anche il passo del Qohelet (1,7), "tutti i fiumi sfociano nel mare", è stato interpretato come un riferimento alle grazie che confluiscono tutte in Maria. Infatti, secondo San Bonaventura, tutte le grazie ricevute dagli angeli, apostoli, martiri e santi, convergono in Maria, che è vista come il mare di grazie. Santa Brigida aggiunge che il nome di Maria è dolce per gli angeli e terrificante per i demoni.
Un'altra interessante interpretazione vede il nome Maria derivare dalla parola ebraica Moreh, che significa "pioggia stagionale" o "prima pioggia". Questa visione considera Maria come colei che porta sulla terra una pioggia di grazie, necessaria per la crescita spirituale dei fedeli. Secondo Cornelio a Lapide, questa interpretazione venne proposta anche da Pagninus e successivamente ripresa da San Luigi Maria Grignion de Montfort nella sua Preghiera Infuocata. In questa preghiera, Maria viene considerata come una pioggia abbondante che Dio ha riservato per rafforzare la sua Chiesa nei momenti di difficoltà, rigenerandola e rinvigorendola con la sua intercessione. Maria, dunque, non solo è portatrice di grazia, ma è lei stessa pioggia di grazia, inviata da Dio per nutrire e sostenere i fedeli.
Un'altra interpretazione del nome Maria si collega alla parola ebraica Marom, che significa "altezza" o "elevatezza". Questa interpretazione, sostenuta dagli studiosi antichi come Caninius e dai moderni come Vogt, si basa anche sulle recenti scoperte nei testi ugaritici, che hanno chiarito molte radici ebraiche. In questo contesto, Maria è vista come la più alta fra tutte le creature, grazie alla sua posizione privilegiata come madre di Dio e Regina del cielo. Questa interpretazione è rinforzata anche dal versetto del Vangelo di Luca (1,78), che dice: "Ci ha visitati dall'alto un sole che sorge". Questo sole rappresenta Cristo, ma può anche essere inteso come un riferimento a Maria, la quale, nella sua altezza spirituale, ha portato la luce divina nel mondo.
La figura di Maria continua a ispirare i fedeli e rappresenta una fonte di devozione e di intercessione, richiamando alla mente e al cuore il suo infinito amore per l'umanità e per suo Figlio, Gesù Cristo.
Tanti auguri a tutti coloro che portano il nome di Maria!
Fonte: Il Vescovado
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