Tu sei qui: ChiesaPapa Francesco ha riconosciuto un nuovo miracolo avvenuto per intercessione di Carlo Acutis: sarà presto Santo
Inserito da (PNo Editorial Board), sabato 25 maggio 2024 11:34:34
La Sala Stampa Vaticana ha annunciato che Papa Francesco ha riconosciuto un miracolo attribuito all'intercessione del beato Carlo Acutis. Il Pontefice ha autorizzato il Dicastero per le Cause dei Santi a pubblicare il relativo decreto. Su questa base, in una data ancora da definire, Carlo sarà proclamato santo, passando dal culto locale, caratteristico dello status di beato, al culto universale riservato ai santi canonizzati.
Nato il 3 maggio 1991 a Londra, Carlo Acutis è cresciuto a Milano, dove ha sviluppato una profonda fede cattolica e un forte interesse per l'informatica. La sua vita, seppur breve, è stata un esempio luminoso di devozione e altruismo. Morì il 12 ottobre 2006 a Monza a causa di una leucemia fulminante, lasciando un'impronta indelebile su chiunque lo avesse conosciuto. Carlo è stato beatificato da Papa Francesco il 10 ottobre 2020.
Il primo miracolo riconosciuto per la sua beatificazione riguarda la guarigione di Matheus, un bambino brasiliano di sei anni affetto da pancreas anulare, una rara anomalia congenita. Egli aveva toccato la reliquia di Carlo e il suo pancreas era tornato alla normalità. Questa guarigione "istantanea, completa e duratura" fu considerata inspiegabile dalla Consulta Medica della Congregazione delle Cause dei Santi.
Il secondo miracolo, recentemente riconosciuto da Papa Francesco per la canonizzazione di Carlo, riguarda la guarigione di una ragazza del Costa Rica, studentessa in Italia, operata per un trauma cranico a seguito di un incidente. Le condizioni della ragazza erano disperate, ma è riuscita a guarire grazie all'intercessione del beato Carlo, invocato dalla madre della giovane.
Antonia Salzano, la madre di Carlo, ha raccontato a Vatican News l'impatto che suo figlio ha avuto su di lei e sugli altri: "Per me Carlo era come un maestro e lo dico sinceramente, quando morì mio padre non ebbi quella sensazione di essere rimasta orfana ma quando è morto Carlo mi sentivo così. Non so spiegarlo perché per me Carlo era veramente speciale, è stata una scuola di vita, l'esempio che veramente i santi ci sono, perché io ho vissuto accanto a lui, ho potuto vedere nella quotidianità come si comportava, come era. Ci eravamo resi conto che era un ragazzo straordinario però certamente non avrei mai pensato che Gesù me lo togliesse così presto. Però i piani di Dio sono sempre grandi. Abbiamo accettato la morte di Carlo, anche se prematura, lo abbiamo fatto con fede e con la certezza che Dio fa sempre tutte le cose per il meglio".
Fonte: Il Vescovado
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