Tu sei qui: ChiesaPapa Francesco in Africa: in volo il suo "angelo custode" è sempre Rino Anastasio
Inserito da (redazionelda), martedì 3 settembre 2019 23:08:03
Pace, cura del Creato e cultura dell'incontro, saranno le vie percorse da Papa Francesco nel suo trentunesimo viaggio apostolico in Mozambico, Madagascar e la Repubblica di Mauritius.
Il Pontefice partirà domattina, mercoledì 4 settembre, dall'aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci di Fiumicino alle 8 per la capitale del Mozambico con il volo Alitalia AZ 4000 su Airbus A330-202 intitolato a "Giovanni Battista Tiepolo".
L'atterraggio all'aeroporto di Maputo è previsto alle 18.30.
Ad accompagnare Papa Francesco un equipaggio composto da quattro piloti e nove assistenti di volo, coordinati dall'amalfitano e ravellese d'adozione Rino Anastasio, che oltre a Bergoglio ha acompagnato San Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI per numerosi viaggi apostolici nei cinque continenti. Il supervisore delle attività di bordo è il comandante Alberto Colautti, 57 anni, 15mila ore di volo, capo dei piloti Airbus. Insieme a lui nel cockpit il comandante Paolo Manzoni, 62 anni, 6mila ore di volo. Inoltre, a bordo, i primi ufficiali Paolo Marrocco e Luca Garofoli.
Con Papa Francesco, oltre alla delegazione pontificia, viaggeranno i rappresentanti della stampa italiana e internazionale delle più importanti testate giornalistiche e televisive.
In una recente intervista il Segretario di Stato Vaticano Cardinale Pietro Parolin ha detto: «Credo che l'Africa sia prima di tutto una terra ricca di umanità, una terra ricca di valori, una terra ricca di fede e mi pare che il Papa vada proprio con questi sentimenti. Direi che le sottolineature di questo viaggio siano fondamentalmente tre. La prima è l'insistenza sul tema della pace, poi sicuramente il tema della cura del Creato, in linea con la Laudato si', poi la cultura dell'incontro e tutto questo in una dimensione di speranza. Quindi il Papa vorrà segnalare e promuovere tutti quei segni di speranza che ci sono, tutti quegli sforzi che si stanno facendo per la risoluzione di tanti conflitti, per uno sviluppo sostenibile, per il rispetto e la cura del Creato. Usando un'espressione di Papa San Paolo VI, potremmo dire che l'Africa è come un laboratorio di sviluppo integrale. Sottolineerei proprio questa dimensione di speranza e di sguardo verso il futuro, a partire dai tanti segni positivi che ci sono all'interno del continente».
Fonte: Il Vescovado
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