Tu sei qui: ChiesaPapa: "Non dimentichiamo vittime terremoto di Siria e Turchia"
Inserito da (Redazione Nazionale), domenica 12 febbraio 2023 13:28:16
Una tragedia immane, una catastrofe dai numeri impressionanti che non possono lasciare indifferenti è questo uno dei messaggi più significativi che Papa Francesco ha voluto lasciare durante l'Angelus di oggi:
"Continuiamo a stare vicini con la preghiera e il sostegno concreto alle popolazioni terremotate di Siria e Turchia. Stavo vedendo le fotografie di questo dolore e questa catastrofe. Preghiamo per loro e non dimentichiamoli".
"La macchina degli aiuti" si è già mossa ed è stata la stessa Chiesa Cattolica a chiamare le associazioni, Caritas in primis, alla mobilitazione per gli aiuti umanitari alle vittime del terremoto.
"Ovviamente la sospensione delle sanzioni - commenta Paolo Beccegato, vice direttore di Caritas italiana, responsabile dell'area internazionale - rappresenta di certo una buona notizia".
E prosegue: "Un conto - precisa - sono le sanzioni, l'abbiamo capito anche con la Russia, alle singole persone che hanno un impatto solo sui beni di quelle persone. Altro conto quando si tratta di sanzioni più generali a interi beni, compresi i prodotti che non vengono resi disponibili sul mercato per tutti. In questo caso la notizia è di per sé buona perché hanno sospeso sanzioni che potevano avere un impatto sulla popolazione".
Dopo aver tracciato la mappa dei bisogni delle popolazioni terremotate, Caritas Siria sta operando tra Latakia e Aleppo per portare supporto agli sfollati che hanno trovato nei vari centri di accoglienza allestiti dalle autorità e dalle agenzie umanitarie operanti in loco.
Ad Aleppo, secondo quanto appreso dal Sir, Caritas Siria sta distribuendo cibo, acqua, materassi e coperte grazie anche all'aiuto dei volontari dell'Emergency response unit di Caritas Libano.
"La colletta ufficiale della Chiesa italiana è programmata per domenica 26 marzo, la quinta di Quaresima. La Cei - conclude Beccegato - si è mobilitata al massimo livello stanziando fondi. Caritas Siria e Caritas Turchia sono attive sul territorio. Le Caritas vicine, come Caritas Libano, mandano gruppi di volontari, abbiamo degli operatori che stanno distribuendo generi umanitari, accogliendo le persone sfollate nelle chiese, nelle strutture, allestendo mense. Insomma, massimo sforzo in questa fase di primissima emergenza in vista, poi, del lunghissimo lavoro per la ricostruzione".
Fonte foto: Pagina facebook Vatican News e Foto diAngelo GiordanodaPixabay
Fonte: Booble
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