Ultimo aggiornamento 2 ore fa SS. Demetrio e Onorato

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: ChiesaRavello, è copiosa la liquefazione del Sangue di San Pantaleone /FOTO

Chiesa

Ravello, è copiosa la liquefazione del Sangue di San Pantaleone /FOTO

Inserito da (redazionelda), lunedì 27 luglio 2015 11:47:13

Anche quest'anno l'atteso fenomeno del miracolo della liquefazione del sangue di San Pantaleone, patrono di Ravello si è manifestato, ma in una forma ben visibile e inequivocabile. Oggi, nel giorno che ne ricorda il martirio avvenuto nel 305 d.C. a Nicomedia, la reliquia si presenta con lo strato superficiale biancastro, tendente al giallognolo, mentre quello intermedio schiarito, rosso rubino, a partire dalla parte laterale destra. Un fenomeno quasi sempre costante che in altre occasioni si è manifestato anche in maniera più tenue. Il Sangue di San Pantaleone è custodito in un'ampolla in vetro dalla forma tonda e schiacciata, cinta da una doppia fasciatura in argento dorato, decorata con volute fogliacee e trafori esalobati, che si innesta su una piramide esagonale, probabilmente eseguita in una oreficeria napoletana durante il periodo aragonese. Nella parte superiore, invece, il lungo collo è sormontato da una statuina barocca raffigurante il santo medico con il Vangelo ed un ramo di palma unito alla corona imperiale, simbolo del martirio e della gloria. Dal 1661 è posta sull'altare della cappella della navata destra del Duomo e da più di tre secoli non può essere toccata o sfiorata perché protetta da due grate di ferro.

Il plasma occupa circa la metà dell'ampolla sulla superficie esterna del reliquiario: scuro e ben demarcato risulta essere lo strato inferiore dov'è depositato sangue commisto a terriccio e/o sabbia (la leggenda vuole che dopo il martirio alcuni fedeli presenti raccolsero il sangue del Santo da terra e lo riposero in un'ampolla).

In superficie il Sangue si presenta con alcune crepe e la comparsa di epifenomeni che anticipano e continuano con la liquefazione, l'ebollizione e la fluttuazione. Non è da escludere che entro stasera il plasma possa assumere un colore rosso rubino e liquefarsi totalmente. E dire che il Sangue di San Pantaleone per la maggior parte dell'anno permane ad uno stato denso scuro ed opaco, quasi solidificato.

Un fenomeno, quello della liquefazione, in contraddizione con dati fisici chimici e biologici e che per secoli ha messo a confronto religiosi e scienziati. Secondo la scienza medica è impossibile conservare la fluidità del sangue al di fuori dell'organismo umano: ciò in contrasto con quanto sappiamo scientificamente (coagulazione, putrefazione, essiccamento). E per alcuni studiosi, tra i quali il cardiologo ravellese Salvatore Ulisse Di Palma, non vi sono relazioni tra il "miracolo" e la temperatura esterna. Ma il processo di mutamento dello stato del Sangue di San Pantaleone pare si verificasse già a Costantinopoli, dove è documentato dal 1057.

La mancanza di altri documenti, però, non ci consente di stabilire con esattezza come la reliquia sia pervenuta a Ravello. La leggenda vuole che l'ampolla contenente il Sangue di San Pantaleone giunse nella città della musica tra l' XI ed il XIII secolo, quando i Ravellesi, con Amalfitani e Scalesi, intrattenevano relazioni commerciali straordinariamente intense con l'Oriente e particolarmente con Costantinopoli, capitale dell'Impero e, con Antiochia, capitale della Siria.

Ma a Ravello, del processo della liquefazione questo processo, si apprende solo nel 1577. "Il sangue miracolosamente si scioglie dai primi vespri della festa che si celebra solennemente ogni anno (27 luglio ndr) e rimane così per tutta l'ottava fino al tramonto di alcuni giorni dopo".

Così scriveva il Vescovo Paolo Fusco in una visita pastorale nel settembre di quello stesso anno. La costruzione della nuova cappella cominciò sotto l'episcopato di mons. Michele Bonsi (1617-1623), mentre la definitiva traslazione della reliquia, che in origine era custodita a sinistra dell'altare maggiore, avvenne il 16 maggio 1661 con una solenne cerimonia presiduta dal Visitatore Apostolico Onofrio De Ponte, vescovo di Lettere. Nel 1695, monsignor Luigi Capuano, patrizio napoletano di origini amalfitane, ordinò che fosse celebrata nella terza domenica di maggio la festa della traslazione con rito doppio. Il sangue, dopo essere stato esposto alla venerazione con le altre reliquie, fu portato in processione per la Città, col suono continuo delle campane, per poi essere riposto nel nuovo reliquiario, costruito appositamente ed ornato.

Il miracolo della liquefazione è avvenuto eccezionalmente anche in occasione della festa della traslazione nel 1718.

Nel 1759 il canonico Lorenzo Risi, tesoriere della cattedrale, avvicinò incautamente la verga con il cero provocando la frattura dell'ampolla. Allora, temendo che il sangue potesse fuoriuscire, il sacerdote fece voto della realizzazione a sue spese di una statua a devozione del santo, eseguita in quello stesso anno da Nicola Schisano, proveniente da una celebre famiglia napoletana di argentieri e intagliatori. Simulacro che ancora oggi viene portato in processione per le vie del centro storico.

Nelle ore pomeridiane del 21 maggio 1922 si verificò la liquefazione "a metà" del prezioso sangue, e il popolo colse in quel segno straordinario, una visibile approvazione data dal patrono, all'arrivo della luce elettrica presso la Basilica, inaugurata proprio in quel giorno.

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 101429101

Chiesa

Chiesa

Papa Francesco benedice la Madonna delle Grazie della Parrocchia di San Felice di Tenna

Mercoledì 11 dicembre, trentotto fedeli della Parrocchia San Felice di Tenna, situata nella frazione Pietre di Tramonti, hanno partecipato all'Udienza Generale di Papa Francesco, tenutasi nell'Aula Paolo VI in Vaticano. L'occasione si è rivelata particolarmente significativa per la comunità, poiché la...

Chiesa

L'80° Anniversario del Santuario Santa Maria del bando: una giornata di fede e comunità

Atrani si prepara a celebrare un importante traguardo religioso e comunitario questo dicembre. Venerdì 27, il Santuario Santa Maria del Bando non solo segnerà l'80° anniversario della sua erezione a santuario mariano, ma si aprirà anche ai fedeli per una giornata di riflessione, preghiera e celebrazione....

Chiesa

Tramonti, celebrazioni natalizie 2024/2025: il programma delle parrocchie di Gete e Ponte

A Tramonti le parrocchie di San Michele Arcangelo a Gete e San Felice Prete a Ponte si apprestano a vivere un Natale all'insegna della fede e della comunità. Il programma delle celebrazioni natalizie 2024/2025, annunciato dal parroco Salvatore Lucibello, offre numerosi appuntamenti per accompagnare i...

Chiesa

Natale e Giubileo 2025. Don Gennaro Giordano «Siamo pellegrini di speranza»

In occasione della notte di Natale, Don Gennaro Giordano, parroco di Santa Maria delle Grazie e San Pietro in Posula a Maiori, sottolinea l'importanza del prossimo Giubileo del 2025, un evento che vedrà Papa Francesco aprire la Porta Santa nella Basilica di San Pietro in Vaticano. Il tema "Pellegrini...