Tu sei qui: ChiesaSant'Alfonso Maria de' Liguori: a Scala fondò la Congregazione del Santissimo Redentore
Inserito da Alfonsina Amato (redazionelda), sabato 1 agosto 2020 07:42:30
Scala celebra oggi Sant'Alfonso Maria de' Liguori, illustre Santo di origini napoletane, morto il 1° agosto del 1787, all'età di 91 anni.
Il giovane Alfonso, all'età di soli 12 anni si iscrisse all'Università di Napoli e, quattro anni dopo, nel 1713 conseguì il dottorato in diritto civile e canonico, cominciando a esercitare la professione di avvocato già all'età di 16 anni. Nel 1718 ottenne la nomina a giudice del "Regio portulano" di Napoli. Frequentava la Confraternita dei dottori presso la chiesa dei Girolamini dei filippini e diede il suo supporto assumendo il compito di visitare i malati del più grande ospedale di Napoli.
Una dura sconfitta nel 1723 gli fece abbandonare la carriera di legale e maturare la decisione di consacrarsi a Dio, nonostante l'opposizione del padre che lo voleva sposo di una lontana parente.
Fu ordinato sacerdote nel 1726, all'età di 30 anni, dedicandosi all'evangelizzazione degli ultimi, uscendo fuori anche dei confini campani per soccorrere le popolazioni della Puglia duramente provate da un terribile terremoto. Nel 1731, stremato dalla fatica e ammalato, per ordine dei superiori gli fu imposto un periodo di riposo proprio ad Amalfi.
Nel 1732 lasciò definitivamente Napoli ritirandosi nuovamente in Costiera Amalfitana, proprio qui a Scala dove fondò la Congregazione del Santissimo Redentore, poi presso l'eremo benedettino di Villa degli Schiavi a Liberi, in provincia di Caserta all'interno della diocesi di Caiazzo, dove due anni dopo aprì la loro prima casa. La vita della nuova congregazione fu travagliata, in seguito ai diversi divieti applicati agli ordini religiosi e Alfonso Maria de' Liguori si valse delle sue competenze giuridiche che gli fecero scegliere la formula della congregazione religiosa, legale in quel tempo nel Regno di Napoli.
La congregazione venne approvata nel 1749 da papa Benedetto XIV.
I Redentoristi, con il loro impegno ed il loro stile di comunicazione, improntato sulla semplicità, raggiunsero l'Italia centrale con missioni anche in Polonia.
Oggi, la piccola grotta dove Sant'Alfonso era solito recarsi per pregare, è conosciuta con il suo nome "Grotta di Sant'Alfonso" e proprio qui la Madonna apparve ai suoi occhi.
Nel 1762 fu nominato, contro la sua volontà, da Papa Clemente XIII vescovo di Sant'Agata dei Goti e per obbedienza lasciò Scala per dedicarsi alla nuova Diocesi. Ancora una volta le sue competenze legali furono fondamentali per affrontare la grave carestia che colpì il Regno di Napoli in quel periodo.
Sopraffatto dalle gravi infermità ottenne di poter lasciare la Diocesi di Sant'Agata dei Goti e si ritirò in povertà a Nocera dei Pagani (il nome con cui in passato veniva riconosciuta la civitas che comprendeva un'ampia porzione dell'Agro Nocerino: Nocera Inferiore, Nocera Superiore, Pagani, Sant'Egidio del Monte Albino e Corbara) dove rimase fino alla morte.
PROGRAMMA
1° agosto 2020
SANTA MARIA DEI MONTI
ore 9.00 Racconto in Musica: "I luoghi e la storia di S. Alfonso a Scala".
GROTTA DI S. ALFONSO
ore 8.00, 10.00 Santa Messa
DUOMO DI SAN LORENZO
ore 19.00 Solenne celebrazione Eucaristica; Breve proiezione su S. Alfonso
Fonte: Il Vescovado
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