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Vescovo di Sulmona Michele Fusco abolisce figure di padrino e madrina per Battesimo e Cresima

Il decreto «ad experimentum» sarà in vigore per tre anni, dal prossimo primo agosto. Mons. Fusco: «La scelta delle figure è compiuta spesso per motivi di parentela o amicizia, che poco hanno a che fare con il ruolo che le figure dovrebbero svolgere»

Inserito da (redazionelda), giovedì 16 luglio 2020 19:18:23

Il vescovo di Sulmona-Valva, monsignor Michele Fusco, con proprio decreto «ad experimentum» ha abolito le figure del «padrino» e della «madrina» dai sacramenti del Battesimo e della Cresima. Il provvedimento sperimentale che porta la data odierna entrerà in vigore il primo agosto e avrà durata di tre anni. Nella premessa del decreto, il vescovo originario di Positano precisa come la «Chiesa è chiamata sempre a confrontarsi con il mutare dei contesti socio-culturali in cui è inserita e a considerare il continuo cambiamento che tali contesti portano in sé». Le loro figure — precisa — sono spesso scelte «con criteri e finalità diverse (parentela, amicizia, interesse), senza considerare lo specifico ruolo che il padrino o la madrina è chiamato a svolgere ovvero trasmettere la fede che deve vivere in prima persona per poi poterla testimoniare».

«Inoltre - prosegue il decreto - le situazioni familiari complesse di tante persone proposte per assolvere questo compito rendono la questione ancor più delicata». Il decreto ricorda che, a proposito di padrini e madrine, il Codice di diritto canonico «indica la possibilità della loro presenza, non l'obbligatorietà», precisando le qualità richieste a padrini e madrine, «una vita conforme alla fede». Principio ribadito anche da una nota della Conferenza episcopale italiana del 2003.

 

Il decreto, ha precisato monsignor Fusco, è frutto di «un percorso di confronto e dialogo, condiviso con sacerdoti, catechisti e laici impegnati nelle comunità parrocchiali».

Fonte: Il Vescovado

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