Oggi la Campania è diventata zona arancione, ma Cava de' Tirreni le ville comunali restano chiuse tra le proteste dei cittadini che, attraverso i social, hanno manifestato tutta la loro disapprovazione. C'è anche chi, sarcasticamente, ha commentato così la decisione di mantenerle chiuse: "chiudere le ville e poi si va altrove, anche a giocare a pallone".

A Salerno, da più di dieci giorni, sono scomparse le transenne sul lungomare e sulle spiagge. A Cava, invece, il sindaco ha scelto la strada della prudenza, forse per via dei numerosi contagi registrati nelle scorse settimane, decidendo di mantenere le restrizioni annunciate nei mesi scorsi.

Eppure, come hanno ribadito molti esperti, le possibilità di contagiarsi di Covid-19 all'aperto sono infinitesimamente basse.

Oltre alla chiusura delle ville, i cittadini segnalano anche il loro stato di degrado e di abbandono. Ad esempio, dopo più di un ano dall'incidente, la storica villa comunale Falcone e Borsellino di viale Crispi presenta ancora l'inferriata divelta dall'albero caduto (foto "La Fratellanza").