Tu sei qui: CronacaAbusivismo, 2369 case a rischio
Inserito da (admin), venerdì 16 maggio 2014 00:00:00
Cresce a Cava de’ Tirreni l’allarme per una nuova possibile ondata di abbattimenti di immobili abusivi, all’indomani della notifica dell’ordinanza di sgombero firmata dal Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore e recapitata ad una famiglia cavese residente in via Breccelle, che quindi dovrà lasciare libero l’alloggio entro le ore 9 di mercoledì 21 maggio. In totale, sono ben 2.369 le case a rischio sgombero nella sola città metelliana. Sulla questione abusivismo edilizio è intervenuto l’avv. Alfonso Senatore, legale della famiglia destinataria dell’ordinanza di sgombero e Presidente dell’Associazione “Città Unita”.
«Al di là dell’aspetto giuridico della vicenda, che interessa per ora una sola famiglia, ma che ad apripista avvenuta riguarderà più di 10mila persone - dichiara l’avv. Senatore - ho ritenuto opportuno investire della gravissima problematica, sociale ed umana anche le forze politiche. Siamo dinanzi ad un terremoto sociale mai registrato. Di certo l’abusivismo di necessità è un male da condannare, ma non può essere ignorata la circostanza che l’esecuzione degli incarichi di demolizione ad opera dell’Amministrazione comunale, doverosamente sollecitata dall’Autorità Giudiziaria, si tradurrà nella perdita dell’abitazione per migliaia di persone.
È proprio in tale passaggio - prosegue Senatore - che si svelano il cuore e la portata dirompente del problema, consistente nel fatto che l’adempimento scrupoloso da parte di questa Amministrazione delle prescrizioni di legge si risolverà nella compressione, o meglio nella totale distruzione, di un bene di primaria importanza come la casa, che costituisce l’oggetto del diritto sociale fondamentale all’abitazione. Intanto, la drammatica vicenda si trasforma in un drammatico dilemma se si pensa che le amministrazioni locali interessate al problema sono poste di fronte ad un bivio: attentare ai valori primari tutelati dalla Costituzione pur di rispettare le prescrizioni previste dalla legge, oppure esporsi a responsabilità per inadempimento della norma sopracitata, pur di salvaguardare i diritti e le libertà fondamentali dell’uomo.
L’abusivismo - conclude l’avv. Senatore - costituisce una cancrena ed piaga della comunità, ma è altrettanto vero che la risoluzione della problematica relativa al giusto contemperamento tra l’interesse urbanistico ed i diritti fondamentali della persona non può essere scaricata sulle amministrazioni locali, ma è demandata all’Autorità Giudiziaria e prima ancora compete allo Stato e prioritariamente al legislatore nazionale, cui spetta il compito di bilanciare gli interessi, fissando le regole di comportamento».
Non è escluso intanto che, in occasione dell’esecuzione dell’ordinanza di sgombero in località Breccelle, possano essere inscenate forme di protesta da parte di altre famiglie che vivono all’interno di abitazioni costruite senza licenza edilizia.
Valentino Di Domenico
Fonte: Il Portico
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