Tu sei qui: CronacaAbusivismo, lotta continua
Inserito da (admin), venerdì 12 maggio 2006 00:00:00
«Non potete mettermi i sigilli. Io ho fatto tanti piaceri a quelli del Comune, non avevo bisogno di chiedere l'autorizzazione». Sembrava una delle tante frasi ad effetto che talvolta vengono dette a scopo "intimidatorio". Invece, nel caso di un giovane operaio, quelle parole sono state pronunciate con estrema convinzione, quasi una sorta di ingenua giustificazione, nel tentativo di dissuadere gli agenti del Nucleo Antiabusivismo, intenzionati a porre sotto sequestro un garage abusivo. L'incredibile vicenda è accaduta in via Ido Longo, dove nei giorni scorsi gli agenti della Polizia Municipale hanno scoperto un cantiere abusivo, dove era in fase di realizzazione un garage.
A quanto si apprende, per l'opera in questione - garage ed i cosiddetti box auto - deve essere presentata richiesta al Comune per il rilascio dell'autorizzazione edilizia, a differenza delle abitazioni, per le quali vige il blocco delle costruzioni e, dunque, l'impossibilità di fatto di realizzare l'immobile. Eppure, nonostante questa possibilità, il giovane proprietario avrebbe preferito la strada dell'abusivismo. E così, una volta scoperto dai Vigili, ha cercato di far resistenza: «Perché mai avrei dovuto chiedere l'autorizzazione? Ho fatto tanti piaceri al Comune che non avevo bisogno dell'autorizzazione». Gli agenti hanno proceduto al sequestro del cantiere, mentre il giovane è stato deferito all'autorità giudiziaria.
Continua, dunque, l'azione di contrasto che gli agenti della Polizia Municipale - ed in particolare il Nucleo Antiabusivismo, voluto dal comandante Giuseppe Ferrara - stanno sviluppando in opposizione all'abusivismo edilizio. Nelle settimane scorse la squadra specializzata (con sede a Pregiato e diretta dall'ispettore Claudio Argentino) era intervenuta a Castagneto ed alla Badia per la scoperta di due costruzioni abusive, abilmente nascoste da una baracca. Sigilli anche in pieno centro, al Corso Mazzini, dove gli agenti avevano fermato alcuni lavori edili di rifinitura per la realizzazione di un terrazzo, già posto sotto sequestro nei giorni precedenti.
Secondo le stime relative al triennio 2000-2003, su tutto il territorio cavese sono state fatte 40 acquisizioni, con una spesa di circa 50mila euro. Nella maggior parte dei casi si tratta di villini sorti nelle zone di Sant'Anna, Sant'Arcangelo, Passiano e Contrapone, ma anche nelle zone di Croce, Dupino e Santi Quaranta. Alta la frequenza di costruzioni ad uno o al massimo due piani, realizzati senza la necessaria concessione edilizia. Identico l'iter seguito: i proprietari del terreno non edificabile si rivolgono a ditte specializzate della zona, che dietro lauti compensi offrono la garanzia di realizzare lo scheletro dell'abitazione anche in una sola notte, per poi continuare a lavorare alle rifiniture grazie al vecchio trucchetto delle baracche. La nuova costruzione viene nascosta dalle lamiere. Nei mesi scorsi la Polizia Municipale ha registrato una vera e propria corsa al "mattone selvaggio" per accedere alla sanatoria.
Fonte: Il Portico
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