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Cronaca

Aiuti razionalizzati dai Pia per le imprese del Sud

Inserito da Il Denaro (admin), giovedì 7 marzo 2002 00:00:00

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale delle circolari attuative della misura 2 del Pon, vale a dire il Pia (Pacchetto integrato di agevolazione), ci si avvicina a grandi passi all'opera d'integrazione degli strumenti di agevolazione per le piccole e medie imprese. Il via alle domande arriverà nei prossimi giorni, attraverso due decreti di apertura dei bandi, che saranno firmati dal ministro delle Attività produttive, Antonio Marzano. Le due circolari (n. 1167509/2001 e 1167510/2001) sono pubblicate nel supplemento Ordinario n. 271 alla Gazzetta Ufficiale n. 292/2001. Il Pia rappresenta una nuova misura d'intervento, che prevede l'integrazione di alcuni regimi di aiuti esistenti nel rispetto dei relativi inquadramenti comunitari. In pratica, attraverso il Pia sarà possibile accedere a forme diverse d'incentivazione presentando, ed è questa la novità, un'unica domanda di ammissione. Il Pacchetto integrato di agevolazione (Pia) consente alle imprese di ottenere la concessione di agevolazioni previste dalle singole misure di aiuto, a fronte di iniziative concernenti un programma di ricerca ed innovazione tecnologica (legge 46/82), ed il conseguente programma di industrializzazione dei risultati ottenuti dalla ricerca, oltre ad eventuali attività di formazione e di qualificazione del personale. In pratica, la legge assiste tutte quelle aziende che sviluppano un progetto nell'ambito della ricerca in tutte le sue fasi. La circolare del ministero pone l'accento sulla necessità, da parte delle imprese, di valutare in termini molto realistici l'effettiva realizzabilità dei due programmi, oltre alle attività formative.

Beneficiari ed interventi

Possono accedere alle misure del Pia unicamente le imprese di produzione e servizi alla produzione che realizzano programmi nell'ambito di proprie unità produttive ubicate nel Sud. Saranno prese in considerazione, per la ricerca, solo le spese relative a:

• personale dipendente o in rapporto di collaborazione coordinata e continuativa, limitatamente a ricercatori, tecnici ed altro personale ausiliario adibito all'attività del programma;

• strumenti ed attrezzature nuovi, opere murarie necessarie;

• servizi di consulenza ed altri servizi utilizzati per l'attività del programma, inclusa l'acquisizione dei risultati di ricerca, brevetti, know-how e licenze;

• spese generali imputabili all'attività del programma, quali costo dei materiali, forniture e prodotti analoghi utilizzati per lo svolgimento del programma.

Per la parte d'industrializzazione sono ammissibili:

• progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e degli impianti, sia generali che specifiche, direzione lavori, studi di fattibilità tecnico-economica-finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi di legge, prestazioni di terzi per l'ottenimento delle certificazioni di qualità ed ambientali;

• acquisto del suolo (nei limiti del 10% dell'investimento ammissibile) e relative sistemazioni ed indagini geognostiche;

• opere murarie e simili;

• infrastrutture specifiche aziendali;

• macchinari, impianti ed attrezzature «nuovi di fabbrica»; i mezzi mobili strettamente necessari al ciclo produttivo, purché dimensionati all'effettiva produzione, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'impianto oggetto delle agevolazioni (sono, comunque, esclusi dalle agevolazioni i mezzi di trasporto targati di merci o persone, ivi compresi quelli per il trasporto in conservazione condizionata dei prodotti);

• programmi informatici (solo per Pmi);

• brevetti concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi (per le grandi imprese fino al 25% degli investimenti ammissibili).

Criteri di valutazione

Rientrano le commesse interne di lavorazione, purché capitalizzate e relative a impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici (per le imprese di costruzioni sono ammesse anche le commesse interne relative ad opere murarie ed infrastrutture specifiche aziendali). Le percentuali di agevolazioni restano legate ai regimi di aiuti esistenti. Per la legge 46/82 sono previsti mutui agevolati integrati da contributi a fondo perduto, mentre per la 488 le modalità di concessione restano quelle attualmente in vigore per il settore industria. Per la formazione, l'agevolazione consiste in un contributo pari al 45% dei costi sostenuti per le piccole e medie imprese, al 35% per le grandi aziende. La graduatoria di merito per la concessione delle agevolazioni sarà stilata in base ad indicatori normalizzati (come succede per la legge 488/92) relativi a:

• grado d'innovatività dell'iniziativa, inteso come rapporto tra i costi agevolabili relativi al programma di sviluppo precompetitivo e la somma di questi e delle spese agevolabili relative al programma d'industrializzazione;

• qualità dell'incremento occupazionale, come rapporto tra il numero di nuovi occupati "qualificati" assunti dall'impresa dopo l'avvio dell'iniziativa e l'investimento complessivo;

• attenzione alle tematiche ambientali, valutata attraverso l'adesione ai sistemi Emas o al sistema di gestione ambientale conforme alla norma Uni En Iso 14001.

Saranno applicate maggiorazioni del 5% del punteggio se l'impresa:

• prevede di realizzare il programma di sviluppo precompetitivo anche tramite l'affidamento di commesse di ricerca ad Enti pubblici di ricerca o Università per almeno il 30% dei costi agevolabili;

• si impegna a sottoscrivere accordi con le Università per lo svolgimento di stage della durata minima di almeno tre mesi, presso i propri stabilimenti ubicati nel Sud, finalizzati all'inserimento di laureati e diplomati universitari;

• sia stata oggetto di valutazione positiva a seguito di interventi previsti della misura 1.2 Azione a) del Pon Ricerca.

E' opportuno ricordare, infine, che le maggiorazioni sono cumulabili.

Fonte: Il Portico

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