Tu sei qui: CronacaAllarme furti, nuovo colpo alla Gescal
Inserito da (admin), giovedì 29 gennaio 2004 00:00:00
Banconote, oggetti preziosi ed elettrodomestici. È stato un colpo milionario, quello messo a punto in uno degli appartamenti del rione Gescal, a Santa Maria del Rovo. I ladri hanno ripulito gli armadi e gli scaffali, mentre la famiglia era in casa. Secondo la testimonianza delle vittime, che, pur avendo sporto denuncia, preferiscono rimanere nell'anonimato, i banditi avrebbero usato una bomboletta spray per narcotizzare il marito, sorpreso in cucina, mentre sua moglie era già a letto. «Sapevano bene cosa cercare - hanno raccontato alle Forze dell'Ordine - e come agire senza lasciare sospetti. Con ogni probabilità, si è trattato di un furto programmato. Hanno scelto la scala A per raggiungere il nostro appartamento. Ma qui in zona non è la prima volta. Contro queste bande c'è ben poco da fare, perché agiscono nel chiuso delle quattro mura». In mattinata i coniugi hanno presentato denuncia, dopo aver constatato che le stanze dell'appartamento erano completamente ripulite. «La notizia è circolata presto - commenta un vicino - in tutto il quartiere Gescal. Mi hanno detto che i ladri hanno ripulito un appartamento. Qui si vive nel panico, potrebbe capitare ad ognuno di noi». La dinamica del furto non è stata ancora ricostruita con precisione. Stando ai primi rilievi, i ladri avrebbero lasciato solo poche tracce: una finestra rimasta aperta per qualche ora e la porta d'ingresso forzata. Sulla base di questi pochi elementi, i proprietari avrebbero tentato di fornire una prima ricostruzione: i ladri - si presume siano stati più di due - avrebbero atteso il momento migliore per agire. Nelle prime ore della notte, confidando che a quell'ora i coniugi fossero già a letto, sono entrati in azione, puntando su quell'appartamento che, con ogni probabilità, avevano già monitorato da diversi giorni. Hanno forzato la porta e, una volta dentro, si sarebbero intrufolati nelle stanze. Qualche rumore di troppo ha, forse, insospettito il marito, che si è alzato dal letto, dirigendosi in cucina. E qui sarebbe stato narcotizzato. La moglie, invece, non si sarebbe accorta di nulla. E così, la banda sarebbe riuscita a trafugare i soldi, alcuni oggetti preziosi e gli elettrodomestici. Per la famiglia è stato un duro colpo: «Siamo stati derubati dei nostri ricordi. Ogni oggetto portato via aveva per noi un valore soprattutto affettivo». E lanciano un allarme: «Non è il primo furto che si registra in questo quartiere. Oggi i sistemi di allarme e le porte blindate non sempre risultano efficaci. I tempi sono cambiati. Le Forze dell'Ordine fanno il loro dovere, ma purtroppo contro questo tipo di reato c'è ben poco da fare. È difficile prevedere che in un appartamento si sta consumando un furto». Da qui l'invito a collaborare con le Forze dell'Ordine ed a segnalare qualsiasi rumore o presenza sospetta, specie in un rione come quello di Santa Maria del Rovo, spesso indicato come quartiere a rischio.
È ALLARME IN CITTÀ
Colpi a ripetizione, quattro nell'arco di una settimana
Un furto su commissione, un giro di specialisti incaricati di rubare pezzi di antiquariato destinati al mercato dei collezionisti. Fu questa l'ipotesi investigativa seguita dagli agenti del Commissariato di Polizia locale, diretto dal vicequestore Sebastiano Coppola, per sgominare la banda di specialisti che la scorsa estate svaligiò la villa paterna della famiglia Virtuoso. L'antica abitazione, che si trova in via Tiglio, alla Badia, era disabitata. La famiglia del compianto Roberto Virtuoso, ex vicepresidente della Regione, vive a Salerno ed usa la vecchia proprietà come seconda casa. Alcuni mesi più tardi - siamo nell'autunno scorso - a finire nel mirino dei ladri furono i garage pubblici del centro, dove si registrarono una lunga catena di furti ai danni di alcuni professionisti cavesi. Conoscevano i codici d'accesso e, senza provocare alcun danno, né tanto meno rumori sospetti, riuscirono ad entrare nel garage di via Sorrentino, portando via auto di grossa cilindrata e scooter. Ma non è finita qui. Negli ultimi mesi del 2003 l'allarme si è spostato nelle piccole frazioni: le più colpite dall'ondata di furti sono state le abitazioni di agricoltori ed allevatori. Identico il bottino: attrezzi e macchinari per i lavori nei campi e la cura del bestiame. Presi di mira, infine, in questo periodo di vacanze invernali, anche gli appartamenti della city.
Fonte: Il Portico
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