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Cronaca

Altra stangata per il Comune di Amalfi: costretto a pagare 550mila euro per i ritardi di Luna Rossa

Inserito da (redazionelda), domenica 5 marzo 2017 15:46:38

Lo avevamo annunciato nel luglio scorso e oggi è realtà: il Comune di Amalfi ha appena sborsato la bellezza di 550mila euro per i ritardi nei lavori di realizzazione del garage in roccia Luna Rossa inaugurato nel 2011. L'ufficialità è stata sancita dalle determine numero 163 del 24 febbraio e 198 del 2 marzo 2017 pubblicate sull'albo pretorio on-line dell'ente, a firma del segretario comunale.

 

GLI ANTEFATTI. Nel febbraio del 2001 l'Amministrazione Comunale di Amalfi, al tempo guidata dal sindaco Luigi Torre, approvava il progetto definitivo per la realizzazione di un parcheggio in roccia denominato "Luna Rossa". L'ingresso dell'opera sarebbe stato realizzato lì dove insisteva una rimessa auto di circa 200 metri quadrati di proprietà dell'Hotel Luna gestito da Andrea Barbaro.

Per tale motivo, nel 2003, l'Amministrazione comunale del tempo avviava l'iter espropriativo del bene posseduto dal Barbaro, il cui esito incerto però induceva la stessa a rinunciarvi nell'imminenza della infuocata scadenza elettorale del 29 maggio 2006, in favore di un accordo sintetizzato dal contratto di permuta rep. 135670 sottoscritto il 12 aprile 2006 dal sindaco dell'epoca Antonio De Luca.

 

I FATTI. Con quell'accordo, il Barbaro cedeva in proprietà al Comune di Amalfi il fabbricato di 200 metri quadrati della vecchia rimessa auto e le pertinenze esterne di 92 metri quadrati, oltre alla porzione di costone roccioso sovrastante, spazi necessari per la realizzazione del parcheggio in roccia "Luna Rossa".

In cambio, oltre alla rinuncia all'esproprio, otteneva dall'Amministrazione Comunale:

  • la piena proprietà di 30 posti auto e 5 posti moto nell'erigendo parcheggio in roccia e, nelle more della realizzazione, la disponibilità da parte del Comune di 22 posti auto sul territorio per le temporanee esigenze di parcheggio;
  • il rinnovo per 18 anni del contratto di locazione della Torre Saracena e relative pertinenze, bene di proprietà comunale, con decorrenza dal 31 marzo 2007 ad un canone di 60mila euro all'anno più aggiornamenti ISTAT, con rinuncia da parte del Comune della causa intentata contro Barbaro per la risoluzione giudiziale per inadempimento del contratto di locazione della Torre siglato nel 1980;
  • il riconoscimento di una penale di 500 euro per ogni giorno di ritardo nell'esecuzione dei lavori, eccedenti i 1095 giorni contrattualmente previsti (importo pari a quello stabilito con l'impresa appaltatrice dell'intervento tenuta a pagare al Comune di Amalfi 500 euro al giorno a partire dal 730°).

 

I due anni di ritardi nei lavori avrebbero fatto così maturare un passivo di circa 400mila euro (oltre a oneri e interessi) a carico del Comune e in favore del Barbaro.

 

IL CONTENZIOSO. Il Barbaro decise così di sottoporre, nel gennaio del 2014, la controversia di fronte ad un Collegio arbitrale, così come espressamente previsto all'interno del contratto di permuta del 2006. L'Amministrazione Comunale di Amalfi, al tempo guidata dal sindaco Alfonso Del Pizzo, nominava come arbitro l'avvocato Filippo Castaldi di Nocera Inferiore e come difensore l'avvocato Costantino Montesanto di Cetara.

Il giudizio arbitrale si è chiuso con la pronunzia del lodo il giorno 20-24 aprile 2016 e la condanna del Comune di Amalfi al pagamento in favore del ricorrente della somma di 400mila euro oltre interessi al tasso legale dal 05/07/2011 e spese legali nella misura di poco meno di 30mila euro oltre oneri ed accessori di legge e, per i componenti del collegio arbitrale ha previsto un compenso di 60mila euro oltre accessori e spese generali.

Il lodo arbitrale è stato omologato dal Tribunale di Salerno notificato in data 25 ottobre 2016, munito di formula esecutiva. L'Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Daniele Milano, ha quindi conferito incarico legale all'avvocato Andrea Orefice del foro di Napoli per impugnare il suddetto lodo dinanzi alla Corte d'Appello di Salerno la quale, con ordinanza del 02 febbraio 2017, ha però respinto la richiesta di sospensione cautelare del gravato lodo.

 

L'avvocato di controparte ha così chiesto all'ente in data 8 febbraio 2017 il pagamento immediato delle somme e, nella misura imposta dal lodo arbitrale, così liquidate dal Comune:

  • euro 429.838,90 in favore del dottor Andrea Barbaro, in solido con "Hotel Luna";
  • euro 42.679,20 per le spese legali dell'avvocato G. Ricci Albergotti difensore del Barbaro;
  • euro 64.085,36 per le spese integrali del Collegio Arbitrale;
  • euro 13.115,25 per l'imposta di registro del Lodo arbitrale,

 

Per un totale di 549.718,71 euro a valere sull'esercizio finanziario 2017 del Comune di Amalfi.

 

Da Palazzo San Benedetto, al momento, nessun commento ufficiale, ma è facile ipotizzare che questa seconda "stangata" ereditata dal passato (dopo i 509mila euro versati all'avvocato Antonino Esposito, legale dell'ente nella famosa causa "G.AME." versati a fine 2015) sia stata molto mal digerita dall'Amministrazione Milano.

Fonte: Il Vescovado

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