Con sentenza numero 173/2016 redatta in camera di consiglio il 25 novembre 2015 e depositata in segreteria il 21 gennaio scorso la seconda sezione del Tar di Salerno ha dichiarato inammissibile per difetto di giurisdizione il ricorso presentato dalla Fondazione Mariano Bianco contro il Comune di Amalfi per l'annullamento del verbale della seduta del consiglio comunale di Amalfi del 29.09.2014, numero di pubblicazione 1646 anno 2014, con la quale venne approvato l'emendamento alla proposta della giunta municipale (numero 132 del 14.07.2014) relativa al "piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, anno 2014".

Col ricorso, che puntava ad arginare la procedura di acquisizione a patrimonio pubblico della struttura di Piazza Municipio, un tempo destinata a ospitare il collegio femminile, si chiedeva inoltre l'annullamento della deliberazione del Consiglio Comunale di Amalfi numero 24 del 29.9.2014 e di tutti gli atti presupposti, connessi e consequenziali.

E così, considerato che l'oggetto di controversia "si concentra sull'esistenza o meno del potere comunale di disporre del terreno in questione attraverso l'inserimento nel piano di alienazioni", questo, secondo i giudici della seconda sezione del Tar di Salerno (Francesco Riccio, presidente; Giovanni Grasso, consigliere estensore; Valeria Ianniello, referendario) "rientra nella sfera cognitiva del giudice ordinario, innanzi al quale la causa potrà essere riproposta a norma dell'articolo 11 del codice del processo amministrativo".

Per queste ragioni, il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania sezione staccata di Salerno (Sezione Seconda), "definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo dichiara inammissibile per difetto di giurisdizione del giudice amministrativo in favore del giudice ordinario, innanzi al quale la causa potrà essere riassunta nei termini e con le salvezze di cui all'art. 11, comma 2, c.p.a.".