Dopo il tentativo andato vano lo scorso anno, nuova asta per l'ex Confettificio Pansa, lo storico immobile di Valle dei Mulini, ad Amalfi, di proprietà della Provincia di Salerno per il 79% e del Comune di Amalfi. Stando a quanto si apprende dall'avviso, pubblicato anche sugli albi pretori di diversi comuni, l'incanto si terrà il 6 novembre prossimo, alle 12, presso lo studio secondario di Salerno del notaio Luca Restaino (ubicato in Corso Garibaldi n. 167), che ha redatto il «Bando di asta pubblica per la vendita del bene immobile compreso nel piano delle alienazioni e valorizzazioni della provincia di Salerno» lo scorso 3 ottobre.

Per l'aggiudicazione dei 1.500 metri quadrati disposti su quattro livelli, di cui uno su piano stradale, suddiviso in una cinquantina di vani, si partirà da una base d'asta fissata in 720mila euro. Le richieste dovranno pervenire all'Ufficio Protocollo Generale della Provincia di Salerno entro le 12 del 5 novembre 2018.

Nell'avviso si legge testualmente: «Il giorno 6 novembre 2018 alle ore 12.00 presso il proprio ufficio secondario in Salerno, Corso Garibaldi n. 167, procederà alla vendita del bene di seguito descritto: diritto di piena proprietà in ragione di 79365/100000 sulla seguente consistenza immobiliare in Comune di Amalfi (SA): fabbricato denominato "Ex Confettificio Pansa" sito in località Valle dei Mulini, sviluppantesi su quattro livelli, riportato nel Catasto Fabbricati del Comune di Amalfi al Foglio 3, Part.lla 171, zona censuaria 2, Cat. D/7, R.C. Euro 3411,71; prezzo base: Euro 720.000,00».

E poi: «La vendita avviene nello stato di fatto e di diritto in cui i beni si trovano, con tutte le eventuali pertinenze, accessioni, ragioni ed azioni, servitù attive e passive, a corpo e non a misura; eventuali differenze di misura non potranno dare luogo a risarcimento del danno, indennità o riduzione del prezzo nei confronti della Provincia. [...] senza garanzia per vizi e mancanza di qualità; conseguentemente l'esistenza di eventuali vizi, mancanza di qualità e difformità del bene compravenduto, oneri di qualsiasi genere, ivi compresi quelli urbanistici ovvero derivanti dalla eventuale necessità di adeguamento di impianti alla vigente normativa, anche in relazione alla normativa sul permesso di costruire in sanatoria e sul condono edilizio, anche se occulti, non conoscibili e comunque non evidenziati, non potranno dare luogo ad alcun risarcimento, indennità o riduzione del prezzo».