Tu sei qui: CronacaAmalfi, vicenda Saraceno. Revocato Consiglio di amministrazione, programmati lavori di messa in sicurezza
Inserito da (redazionelda), lunedì 13 marzo 2017 10:37:19
Nuovi risvolti nella vicenda "Saraceno", il noto albergo di Amalfi che rischia di non riaprire per la prossima stagione turistica a causa di timori legati alla staticità dei costoni rocciosi che circondano la struttura.
La proprietà, in capo alla signora Maria Oliviero e le tre figlie, eredi dell'imprenditore Dino Celentano, indimenticato dirigente del Calcio Napoli che nel 1984 portò Diego Armando Maradona dal Barcellona al Napoli, scomparso nel giugno del 2015, ha revocato il consiglio di amministrazione della società "Il Saraceno s.r.l."che gestisce la struttura composto dall'avvocato Pasquale Coppola (Presidente), dall'avvocato Francesco Mandara (Consigliere) e dal dottor Giovanni Antonio Pagano (Consigliere Delegato). L'organismo che dalla fine dello scorso gennaio aveva predisposto tutte le azioni a tutela della struttura in seguito agli esigui crolli di materiale franoso riscontrati sulla spiaggia sottostante (clicca qui per approfondire).
Poi la comunicazione, ai tre dipendenti assunti a tempo determinato (gli addetti alla manutenzione) di dover interrompere da subito il rapporto di lavoro a causa dell'interdizione dell'accesso alla struttura, a causa della situazione di pericolo incombente e il rischio concreto di tenere chiusa la struttura per la prossima stagione turistica alle porte, un incubo per altri 57 lavoratori a carattere stagionale (camerieri, cuochi, receptionist, facchini).
Ora la proprietà è disposta ad eseguire i lavori di messa in sicurezza delle aree a rischio segnalate dal Comune di Amalfi. Con ordinanza dell'8 febbraio il sindaco Daniele Milano, supportato da pareri tecnici e geologici, aveva interdetto il tratto di spiaggia posto sul lato ad Est della struttura (dove sono state rinvenute le pietre della discordia) disponendo dei effettuare lavori di disgaggio dei corpi in bilico con relativa bonifica. Mai la struttura era stata interdetta nella sua interezza nonostante i maldestri tentativi di scaricare le colpe della chiusura permanente su enti istituzionali.
Secondo il decaduto Consiglio di Amministrazione, "l'interdizione ad horas all'accesso, al transito e alla sosta di persone e cose degli spazi esterni di proprietà dell'albergo e della sottostante spiaggia,...." non poteva che determinare la chiusura dell'albergo.
Intanto non si esclude la possibilità di vendita della struttura. Non meno di 40 milioni di euro: questo il prezzo stimato per il complesso che dispone di 55 camere, sala congressi, cappella privata, due ristoranti (di cui uno sul mare), piscina, accesso alla spiaggia e approdo. Stando a quanto appreso sarebbero in corso alcune trattative, ferme al palo per motivi non ancora chiari.
Non sappiamo se il Saraceno riaprirà per questa stagione, anche perché molte prenotazioni alberghiere e di banchetti nuziali non sarebbero state accettate proprio a causa del clima di instabilità degli ultimi mesi. Ma adesso la situazione è molto più chiara.
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Fonte: Il Vescovado
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