«Di fronte ai disastri ambientali è nata nuova coscienza civile anche nel magistrato. Questa coscienza ci ha reso più consapevoli dell'orizzonte a cui guardare». A dirlo è il procuratore della Repubblica di Salerno, Corrado Lembo durante il convegno "Un tesoro in pericolo. Tecniche investigative e strumenti di tutela ambientale della fascia costiera salernitana", svoltosi venerdì scorso presso la Camera di Commercio di Salerno, nel corso del quale è stato anche annunciato lo sviluppo di una banca dati per il monitoraggio del territorio.

«Si delinea così - ha sottolineato Lembo - un nuovo modo di affrontare le indagini in una visione multidisciplinare. Attraverso l'utilizzo di nuove risorse, abbiamo la possibilità di una visione meno burocratica dell'azione giudiziaria.

Scegliamo con maggiore consapevolezza gli obiettivi e questo è sicuramente uno strumento di trasparenza. Che significa avere una visione di insieme? Significa individuare con accuratezza gli obiettivi di intervento della magistratura, perseguendoli con estrema tenacia. Per fare ciò, occorre la necessaria specializzazione e competenza. Per portare avanti questo lavoro occorre una squadra multidisciplinare e per l'occasione ringrazio tutte le Forze dell'Ordine».

Il Procuratore Lembo, impegnato in prima linea nell'inchiesta relativa alla condizione degli impianti di depurazione in Costa d'Amalfi, la maggior parte dei quale sequestrati da febbraio al maggio scorso, lancia un messaggio "politico" in linea col suo principio di coscienza civile.

«Noi perseguiamo in questa idea della giustizia ambientale e vedo che i Comuni e la Regione hanno compreso lo spirito della nostra iniziativa, augurandomi che ci coadiuveranno per portarlo a compimento. Abbiamo sviluppato una banca dati utilissima per monitorare il territorio» ha chiosato.