Tu sei qui: CronacaAscom, tutti con Trotta
Inserito da (admin), giovedì 5 gennaio 2006 00:00:00
Nessun margine di trattativa tra l'ex presidente della delegazione cavese dell'Ascom, Luigi Trotta, e la direzione provinciale del sindacato. A vuoto anche l'invito del neo commissario Antonio Della Monica: «Nessuno può impedire che, alle prossime elezioni del consiglio e del presidente sezionale, Luigi Trotta possa essere riconfermato». Netto il rifiuto: «A me non interessa più un ruolo nell'Ascom». «Un carrozzone», secondo Trotta, che non incarna più la vera essenza del sindacato, «se non abbiamo neppure potuto esprimere il dissenso e confrontarci con gli organi provinciali sulla sciagurata decisione della Regione di aprire i saldi dal 2 gennaio». Un cambiamento di rotta dell'Ascom che non si concilia più con lo spirito sindacale dell'associazione, secondo l'ex presidente, che dovrebbe essere di difesa della categoria. Più esplicita l'analisi degli addetti alle vendite. Teresa Di Salvio, presidente dell'associazione commesse cavesi, afferma: «L'Ascom deve fare chiarezza al suo interno: essere il sindacato dei commercianti in senso stretto, dei piccoli negozianti, o strizzare l'occhio agli imprenditori del commercio. Due linee che difficilmente possono conciliarsi». Alla base del clamoroso divorzio di tutto il consiglio sezionale, presidente in testa, con la Confcommercio provinciale, proprio il modo di interpretare il ruolo sindacale dell'associazione. «Non credo ci sia stata una città in Campania - afferma Trotta - dove l'Ascom sia stata così rappresentata. Basta fare il conto delle iniziative prodotte, i progetti di cui siamo stati promotori, i servizi che abbiamo ottenuto per i commercianti. Poi c'era il discorso della struttura, della sede di Corso Umberto, che, per come intendo io l'impegno associativo, poteva anche essere chiusa o trasferita altrove. A me interessava il contatto diretto con i commercianti, risolvere i problemi, promuovere il territorio e, con esso, portare benefici agli associati. Da Salerno non sono mai venuti neppure a riscuotere le quote associative». Un'impostazione condivisa almeno dai consiglieri dimissionari. «Trotta è stato il miglior presidente possibile - afferma Carmine Bartiromo, commerciante - ha tentato in tutti i modi di curare l'aspetto associativo, ma qualcuno ha lavorato in senso contrario. La stessa base ha delegato troppo, non impegnandosi e lasciando tutto sulle sue spalle». A Della Monica ora il compito di ricucire, azzerando tutto e ripartendo praticamente da zero: «Farò un giro tra i commercianti, per ascoltare le loro richieste ed invitarli ad essere parte attiva in un rinnovato senso di appartenenza».
Fonte: Il Portico
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