Tu sei qui: CronacaAtrani, archiviato procedimento penale nei confronti del vicesindaco Siravo
Inserito da (redazionelda), mercoledì 1 maggio 2019 08:30:08
Si chiude dopo due anni con l'archiviazione, la vicenda giudiziaria che aveva coinvolto il vicesindaco di Atrani Michele Siravo, indagato per calunnia, per aver prodotto una serie di segnalazioni anonime nei confronti di privati, sfruttando il suo ruolo di amministratore pubblico. Dopo due anni di accurate indagini, il caso è stato archiviato. È lo stesso vicesindaco a darne notizia attraverso un pubblico manifesto proprio nei giorni in cui chiede ai suoi concittadini la riconferma per l'impegno politico nel borgo chiamato al voto il 26 maggio prossimo.
Si riportano i passaggi salienti dello scritto pubblicato integralmente in basso: «E' bene ripercorrere le tappe principali della vicenda che ha portato all'iscrizione del sottoscritto nel registro degli indagati per il reato di "calunnia" (art. 368 del codice penale). Tutto è nato a seguito di una denuncia anonima, datata 7 settembre 2016, a firma di 2 persone: tal Di Landro Antonio, risultato inesistente ed una seconda che ha disconosciuto la firma apposta sulla denuncia.
Nella denuncia anonima, alla quale era allegata una chiavetta usb, mi si accusava di essere l'autore di "... decine e decine di esposti anonimi che sta mettendo un paese e persone perbene in cattiva luce ..."; mi si descriveva come personaggio "... esaltato, tuttologo, prepotente, minaccioso, che abusa della divisa per propri tornaconti politici e personali ..."; ancora "... pericoloso, per la società e per la stessa Guardia di Finanza, che va fermato a tutti i costi. Il suo Comando deve sapere del suo comportamento e lo deve mettere fuori dalla G.D.F.".
Come sempre i soliti "corvi" e "rancorosi", che ogni giorno sparano contro le Istituzioni, hanno scelto la strada degli attacchi personali, delle insinuazioni senza fondamento, del seminare odio tra i cittadini di Atrani, falsificando la realtà e gettando il fango su chi, al contrario di loro, ha accettato di mettersi al servizio della Comunità solo e soltanto per il bene di tutti, senza alcun interesse personale o politico, perché non vive di politica e non deve sottostare a nessun partito o logica politica. Incapaci di utilizzare lo strumento "della diversa proposta politica", del "dialogo" e del "confronto", hanno utilizzato lo strumento più largamente usato per abbattere "l'avversario": la denuncia anonima, utilizzata contro il sottoscritto, contro i parenti, contro il Sindaco, contro i consiglieri di maggioranza, contro i dipendenti comunali, contro stimati ed onesti professionisti e cittadini perbene del Paese.
Il 28 marzo 2017 il Pubblico Ministero firma il decreto di perquisizione personale e dei locali a disposizione del sottoscritto. In pari data nella seduta del Consiglio comunale di Atrani si approva il bilancio, documento importante per la vita amministrativa. Un consiglio comunale "anomalo" privo di minoranza in quanto tutti i consiglieri di opposizione si sono dimessi il 27 marzo 2017.
Il 20 aprile 2017 mi viene notificato il decreto di perquisizione: vengono passati al setaccio da parte degli inquirenti la mia abitazione, gli uffici comunali, l'alloggio di servizio detenuto a Milano e l'auto di proprietà per ricercare e sequestrate tutti i computer e i supporti digitali da me utilizzati. La procura nomina un esperto informatico al fine di verificare se le denunce anonime, contenute nella chiavetta usb, provenissero dal sottoscritto.
La notizia del sequestro viene ripresa da alcune testate giornalistiche: Il Vescovado (a firma della redazione) e Cronache Salerno (a firma di Andrea Pellegrino, giornalista e, per quanto è dato sapere, socio fondatore dell' Associazione "Mani Pulite"). I giornali dichiarano che: "... Le denunce anonime indicherebbero il vicesindaco quale "corvo" di segnalazioni nei confronti di esponenti di minoranza. ...". Ad archiviazione avvenuta ho potuto constatare che non vi era alcun esposto anonimo nei confronti di esponenti della minoranza!!!».
«Dopo l'attenta perizia effettuata dall'esperto informatico che escludeva il coinvolgimento del sottoscritto nelle denunce anonime, il 27 febbraio 2018 il PM titolare dell'inchiesta ha chiesto l'archiviazione del procedimento, disposto, il 26 aprile 2018 dal Giudice per le indagini preliminari.
L'essere sottoposti a procedimento penale, per un appartenente alle Forze di Polizia, è un fatto che, oltre ad essere mortificante e pesante, ha riflessi sulla posizione d'impiego e di carriera che viene congelata in attesa dell'iter giudiziario».
Siravo ha ringraziato la Magistratura «per il lavoro impeccabile», «la mia famiglia e gli amici perché mi hanno dato forza e mi sono sempre stati vicini» e in maniera particolare il sindaco Luciano De Rosa Laderchi e il gruppo "Atrani Futura" «per la fiducia e la stima che mi hanno manifestato anche e soprattutto in questa pagina oscura della cronaca locale».
Fonte: Il Vescovado
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