Tu sei qui: CronacaAtrani, rinviato a 22 giugno processo per morte chef Carmine Abate
Inserito da (redazionelda), lunedì 30 marzo 2015 15:10:31
(ANTEPRIMA) E' stata rinviata al 22 giugno prossimo la prima udienza per il processo sul cedimento di parte della parete rocciosa che il 2 gennaio del 2010 travolse la cucina del ristorante Zaccaria di Atrani e costò la vita allo chef Carmine Abate. Nulla di fatto stamani presso al Terza sezione penale del Tribunale di Salerno, a causa di difetti di notifica all'imputato Nicola Nocera, responsabile dell'area tecnica dell'Anas, titolare del costone roccioso che sovrasta la strada 163 Amalfitana.
«Tutta la primavera e l'estate le avevo organizzate per questo processo» ha esordito con rammarico il giudice Troisi. Tutte le parti hanno chiesto il rinvio con sospensione integrale dei tempi di prescrizione onde consentire una trattazione unitaria delle interdipendenti posizioni. Il Giudice, ascoltato il Pubblico Ministero, ha disposto la separazione processuale della stuazione dell'imputato Nicola Nocera con la trasmissione degli atti alla procura della Repubblica.
Oltre a Nocera, sul banco degli imputati siedono in nove, accusati di omicidio colposo e crollo colposo per il cedimento di un costone che fece precipitare i massi sul ristorante. A doversi si difendere sono, inoltre, Andrea Barbaro (proprietario del tratto roccioso), Annamaria Staiano e Zaccaria Pinto (titolari del ristorante), Domenico Guida (direttore dei lavori nominato dall'Autorità di bacino destra Sele), Gerardo Lombardi (responsabile del procedimento e relatore per le frane nel gruppo di supporto nominato dall'Autorità di bacino), Giovanni Polloni (tecnico geologo abilitato dalla società Acquater a sottoscrivere il piano di stralcio per l'assetto idrogeologico), Vincenzo Trassari (ingegnere incaricato del coordinamento tecnico di progetto e rischio frane), Lorenzo Rocchetti (responsabile del progetto per la società Aquater) e Crescenzo Minotta (geologo in servizio al destra Sele).
I tecnici sono finiti sotto accusa per la redazione del piano stralcio sull'assetto idreologico della zona, piano nel quale il pubblico ministero Giovanni Paternoster ha rilevato ritardi e lacune.
In realtà la prima udienza era stata fissata dal Gup per il 17 marzo del 2014 al Tribunale di Amalfi, che proprio quel giorno, però, chiudeva i battenti. Il processo fu smistato a Salerno, dove sarebbe dovuto iniziare il 29 settembre. Anche quella volta, però, slittò, a causa di difetti di notifica a tre degli imputati.
Fonte: Il Vescovado
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