Tu sei qui: CronacaAttacchi continui sull'Ucraina, ma Zelensky è convinto di una sconfitta russa: «Non si sa quando, ma vinceremo»
Inserito da (Redazione LdA), sabato 12 marzo 2022 15:32:45
Attacchi continui sull'Ucraina, colpita su più fronti dall'invasione russa. Proseguono i raid anche attorno a Kiev, i cui sobborghi hanno subito pesanti bombardamenti. Nelle immagini satellitari si vedono i carri armati russi a 25 km dal centro città.
Ma nonostante ciò, il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, continua a prevedere una sconfitta russa, convinto che la guerra sia giunta a «un punto di svolta strategico».«Siamo sulla strada per la vittoria. È comunque impossibile prevedere quando, ma vinceremo», ha sottolineato in un video.
Nel frattempo, l'esercito russo sta continuando ad attaccare nelle aree in cui l'Ucraina sta cercando di evacuare i civili e portare loro aiuto attraverso i corridoi internazionali. Lo riferiscono i governatori delle due regioni di Kiev e Donetsk.
Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, che l'impianto non appartiene più all'Ucraina e che d'ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell'energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell'Energoaton, la società nucleare ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri.
Dall'Europa, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen annuncia che verrà adottato «un quarto pacchetto di sanzioni».
Sulla crisi è nuovamente intervenuto anche il presidente del Consiglio Mario Draghi. «Putin non vuole la pace - ha detto - il suo piano sembra essere un altro. Io mi auguro che al più presto si arrivi ad uno spiraglio e noi faremo di tutto affinché Ucraina e Russia arrivino a parlarsi, purché sia preservata la dignità dell'Ucraina». E ha aggiunto: «Non credo di vedere, almeno ad oggi, il rischio di un allargamento del conflitto in corso in Ucraina a Paesi come la Georgia e la Moldavia. È anche per questo che le sanzioni sono pesanti e ferme: più sono pesanti, minore è il rischio che il conflitto militare si allarghi».
Ma Vladimir Putin, ha affermato che «la Russia e la Bielorussia supereranno tutte le difficoltà dovute al tentativo di bloccare il nostro percorso. Certamente - ha proseguito - ci sono problemi relativi agli eventi attuali e alle restrizioni. Ma i tentativi di ostacolarci ci sono sempre stati. Sono sicuro che acquisiremo maggiori competenze e capacità di sentirci indipendenti e autosufficienti. Sarà alla fine un esito positivo, come è anche stato negli anni precedenti».
Intanto, secondo il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, alleato più fedele di Putin, «l'Ucraina avrebbe voluto attaccare la Bielorussia se non fosse stato per l'attacco preventivo della Russia. Ho portato una mappa, se non fosse stato lanciato un attacco preventivo l'esercito di Kiev avrebbe attaccato le nostre truppe, bielorusse e russe, che stavano facendo esercitazioni. Ancora, si stavano preparando a colpire non solo il Donbass, ma erano anche pronti a lanciare una offensiva contro la Bielorussia».
(Foto di copertina: Володимир Зеленський)
Fonte: Il Vescovado
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