Tu sei qui: CronacaBlitz anticamorra nell’agro nocerino-sarnese: 36 arresti
Inserito da (PNo Editorial Board), venerdì 16 febbraio 2024 17:49:48
All'alba di questa mattina i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, insieme ai militari del Comando Provinciale di Salerno, del Gruppo di Torre Annunziata e delle Compagnia di Ferrara e Potenza, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare - emessa dal GIP di Salerno su richiesta della locale Procura, nei confronti di 36 soggetti componenti di un'associazione a delinquere di tipo mafioso operante nell'Agro Nocerino Sarnese e nella Provincia di Napoli.
L'azione è scaturita dall'evidenza di gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, accusati di aver costituito un clan camorristico autoproclamatosi "famiglia", basato sui legami di parentela tra i principali membri, con a capo D.F. di Boscoreale. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha indicato che D.F., precedentemente condannato per aver guidato un'associazione mafiosa nel 2007, aveva esteso le sue attività criminali da Pompei e Boscoreale a Scafati, assumendo il controllo del territorio insieme a S.D.P., un individuo già noto alle autorità.
Secondo l'ipotesi accusatoria il Clan, in virtù della forza intimidatrice fornita anche dalla disponibilità delle armi da fuoco principalmente approvigionate da D.T., esponente del Clan Nardiello di Torre Annunziata, gestiva le piazze di spaccio di Scafati, dedicandosi anche ad attività estorsive sul medesimo territorio e nelle zone confinanti.
Secondo la ricostruzione accusatoria, condivisa dal GIP, il gruppo, già oggetto di precedenti indagini da parte di un altro ufficio giudiziario in quanto operante nel Distretto di Napoli ed in particolare nelle zone di Pompei e Castellammare di Stabia, si era trasferito nel vicino territorio di Scafati a seguito del vuoto di potere correlato all'arresto eseguito nel dicembre 2021 di presunti esponenti di un gruppo mafioso collegato a F.M., acquisendone una supremazia sugli altri gruppi criminali operanti sul medesimo territorio tanto da essere chiamato ad intervenire per regolare le competenze territoriali camorristiche e gli "sgarri" attuati da altri gruppi che avessero sconfinato nei territori di insediamento.
Sono stati ritenuti provati dieci episodi estorsivi posti in essere dagli affiliati al clan: tra questi si segnala l'estorsione posta in essere all'interno del porto turistico di Marina di Stabia attuata con modalità eclatanti, ovvero attraverso una cosiddetta "stesa" perpetrata da soggetti che si sono recati sul posto a bordo di motociclette di grossa cilindrata.
Va evidenziato che 5 persone si sono sottratte all'esecuzione dell'ordinanza cautelare mentre in simultanea il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Salerno ha eseguito un'ordinanza di sequestro di beni immobili e mobili registrati, attività economiche e rapporti finanziari per un valore complessivo al momento stimato in circa 3 milioni di euro.
Fonte: Occhi su Salerno
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