Tu sei qui: CronacaBovini vaganti, è allarme
Inserito da (admin), martedì 9 settembre 2014 00:00:00
Ritornano i bovini in strada a Cava de’ Tirreni. Dopo una calma apparente di qualche tempo, è di nuovo allarme. Bovini che diventano sempre più intraprendenti, con i residenti spaventati e costretti a convivere con un problema che ancora non ha trovato una soluzione. Da qualche giorno, infatti, si sono moltiplicate le segnalazioni da parte di automobilisti, cittadini e proprietari di terreni agricoli, che denunciano il ritorno per le strade delle periferie metelliane di bovini vaganti, lasciati senza sorveglianza da parte dei proprietari e liberi di devastare le coltivazioni private, spaventando gli automobilisti alla guida delle vetture in transito e rappresentando un grave pericolo per la sicurezza in strada.
Dopo qualche mese di calma piatta e l’episodio in pieno giorno della scorsa settimana - che aveva visto protagoniste alcune mucche in giro per via Oreste Di Benedetto, in località Cappuccini - l’allarme dei bovini vaganti ritorna, quindi, a risuonare in città più preoccupante del solito. Nell’ultimo avvistamento gli animali si sono addirittura spinti ai limiti della Statale 18, abbandonando le frazioni in direzione del centro città, ad un tiro di schioppo da numerose abitazioni.
È successo nella notte tra sabato e domenica scorsi, all’incrocio tra via De Filippis, l’arteria che attraversa la frazione di Pregiato all’altezza della località San Nicola, ed il ponte di via dei Fabbri che si collega alla Statale di via XXV Luglio. Quattro esemplari, di cui tre di grossa taglia a pelo chiaro ed un vitello più piccolo e scuro (con tutta probabilità gli stessi individuati due giorni prima in via Oreste di Benedetto), sono stati avvistati e fotografati mentre transitavano lungo il limite della carreggiata, a pelo con le numerose auto in sosta, dirette verso il ponte per raggiungere la Statale 18.
A stupire al momento è l’inattività dell’Amministrazione: nessun intervento, infatti, è stato messo in atto nonostante le segnalazioni siano piovute da più parti e già da diversi giorni. Le norme vigenti ed il codice amministrativo puniscono severamente episodi del genere: stando alla nota, ma a quanto pare inefficace, ordinanza sindacale del 2011, è prevista una sanzione amministrativa di 500 euro per pascolo abusivo, la cattura e l’abbattimento degli animali.
Ad oggi, l’ultima e più massiccia cattura di animali “non allineati” è quella del 23 settembre dello scorso anno: un’azione archiviata con l’abbattimento di 13 capi, autorizzato dall’Asl, all’interno di un impianto di macellazione di Nocera Superiore. Ma il provvedimento non è certo servito ad arginare il fenomeno, che negli ultimi tempi ha assunto nuovamente dimensioni spropositate.
Giuseppe Ferrara
Fonte: Il Portico
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