Tu sei qui: CronacaCava by night, guerra di decibel
Inserito da (admin), giovedì 8 ottobre 2009 00:00:00
La convivenza fra movida e residenti si fa sempre più difficile. E la "guerra dei decibel" continua ad essere alla ribalta a Cava de’Tirreni. Bacchettati dall’Arpac (l’Agenzia per la protezione ambientale) numerosi locali pubblici che propongono l’intrattenimento musicale.
La movida metelliana è un’attrattiva per molti, cavesi e non. Ma a fronte di tante persone che si divertono, ce ne sono altre che non dormono. Da anni i residenti lamentano il non rispetto del proprio diritto al sonno tranquillo. Numerose le segnalazioni al Comune ed alle Forze dell’Ordine per fermare la movida fracassona sotto le finestre di casa.
A far esplodere la pazienza di chi abita nelle “zone critiche” è il mancato rispetto dell'ordinanza sindacale n° 267 del 31 luglio 2009, che dopo le ore 23 impone di ridurre al minimo le emissioni acustiche.
A suffragare le proteste dei cittadini contro l’indisciplina dei locali ci sono ora una decina di perizie che l’Arpac, chiamata ad intervenire dall’Associazione "Ordine e Quiete" presieduta da Giuseppe Salsano, ha consegnato proprio in questi giorni a Palazzo di Città.
Secondo i documenti ufficiali dell’Agenzia, i locali metelliani non rispettano le regole dell’emissione acustica. I gestori avrebbero presentato perizie sugli impianti di insonorizzazione non conformi alla legge in materia (la 215 del 1999) e, più nello specifico, avrebbero stilato relazioni tecniche deficitarie.
Nella lettera inviata al Comune, l'Arpac ha chiesto al sindaco Gravagnuolo un intervento repentino per restituire la tranquillità ai residenti. Il primo cittadino, pertanto, deve impegnarsi a comunicare ai locali interessati di provvedere a conformarsi alle prescrizioni di legge entro 30 giorni dalla notifica dell’invito.
Dunque, non siamo già alla fase dei provvedimenti, ma si tratta di una dura "ramanzina" che consentirebbe ai gestori delle strutture pubbliche di rivedere la relazione tecnica chiesta all’esperto incaricato e di integrare la perizia secondo i parametri consentiti.
Fonte: Il Portico
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