I giudici di Cassazione hanno confermato la sentenza per tre cittadini di Cava de' Tirreni, giudicando i loro ricorsi inammissibili. Il primo è ritenuto colpevole per 11 anni e 6 mesi, il secondo per sette, così come il terzo. Nei tre imputati, come scrive Salerno Today, figura anche un gestore e titolare di una pescheria della città metelliana, poi finito nel giro dei prestiti usurai per conto del clan Zullo.

Secondo le accuse, era proprio il "boss" ad adoperare la sua statura criminale per coinvolgere nelle sue attività illecite le iniziali vittime dell'usura. Zullo incontrava persone e otteneva denaro, auto, cavalli e un garage, per un complessivo valore di 150mila euro. Nel sistema, le vittime erano costrette a intestarsi beni, mettendo a disposizione degli estorsori i conti correnti. I giudici hanno confermato le ricostruzioni in sede processuale, rigettando le richieste di diversa competenza territoriale, così come le versioni delle vittime, ritenute credibili.