Tu sei qui: CronacaCava de’ Tirreni, maxi processo sul clan Zullo: chiesti 260 anni di carcere
Inserito da (redazioneip), venerdì 17 luglio 2020 08:53:48
La Direzione Distrettuale Antimafia chiede 260 anni di carcere per i 34 imputati del maxi processo sul clan Zullo. Un "gruppo criminale che si è sviluppato intorno alla figura carismatica del suo capo e organizzatore, già associato ad una cosca e gravitante negli ambienti della criminalità organizzata". Sono le conclusioni del pm Guglielmo Valenti, nella requisitoria in forma scritta, consegnata ieri ai giudici di Nocera Inferiore, per il maxi processo sul clan capitanato da Dante Zullo, accusato di associazione mafiosa, usura aggravata, estorsione, spaccio, scambio elettorale politico-mafioso, abuso d'ufficio, falsa testimonianza, intestazione fittizia di beni e favoreggiamento.
Il pubblico ministero nel maxi processo davanti ai giudici del tribunale di Nocera Inferiore ha chiesto 5 anni di carcere anche per Enrico Polichetti. Secondo l'accusa, l'ex vicesindaco di Cava de' Tirreni si sarebbe messo a disposizione del "clan", che lo avrebbe portato ad essere il primo degli eletti, nel 2015, in cambio di favori e utilità.
Queste le richieste dell’accusa: 25 anni per Dante Zullo; 17 per suo figlio Vincenzo e 19 per la figlia, Geraldine; 17 per Vincenzo Porpora; 14 anni per Carmela Lamberti e Carlo Lamberti; 15 anni per Antonio Di Marino; 3 anni e 6 mesi per Simone De Marco Tura; 15 anni per Antonio Santoriello; 7 anni per Laila Kabil; 22 anni per Domenico Caputano; 12 anni per Paolo Sorrentino; 18 anni per Antonio Benvenuto; 16 anni per Ciro Fattoruso; 5 anni per Mario Caputano; 3 anni per Debora Abbamonte; 5 anni e 4 mesi per Sabato Sorrentino; 9 mesi per Luigi Giordano; 1 anno per Pasquale Esposito; 9 mesi per Paolo Civetta; 2 anni per Rita Caputano; 6 anni e 3 mesi per Giuseppe D’Amico; 2 anni per Lucia Trezza; 1 anno e 6 mesi per Fabio Avella; 1 anno e 6 mesi per Angelo Trapanese, funzionario del Comune di Cava; 2 anni per Vincenzo Lamberti e 7 anni per Paolo De Rosa.
Fonte: Il Portico
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