Colpo di scena a Cava de' Tirreni sullo stupro avvenuto nel 2015 all'interno di un centro massaggi. I tre imputati, inizialmente condannati complessivamente a 25 anni di carcere per aver violentato un minore, che all'epoca dei fatti aveva 17 anni, sono stati tutti assolti perché per i giudici il fatto non sussiste. Si sarebbe trattato di rapporti consensuali.

Un vero e proprio ribaltamento della sentenza di primo grado che aveva riconosciuto 25 anni di reclusione a tre imputati. Il cavese Giuseppe Alfieri, 53 anni, titolare del centro massaggi, era stato condannato a 9 anni e 8 mesi di reclusione; Simone Criscuolo, di Agerola, ma residente a Vicenza, era stato condannato a 8 anni di reclusione mentre il terzo coimputato, Salvatore Ultimo, 72enne originario di Scafati e residente a Nocera, era stato condannato a 6 anni e 8 mesi.

Adesso, a seguito di tabulati telefonici, sono emerse versioni diverse rispetto a quanto dichiarato dalla vittima, la quale sarebbe stata la prima ad avanzare il maggior numero di telefonate e contatti verso Alfieri. Inoltre, è stato precisato che il massaggiatore non fosse a conoscenza del fatto che il ragazzo fosse ancora minorenne quando iniziò ad avere rapporti sessuali con lui: rapporti considerati tra l'altro consenzienti. La violenza sessuale ci sarebbe stata, ma sarebbe avvenuta al termine del gioco erotico e l'unico responsabile sarebbe un quarto uomo, col viso coperto da una maschera, che gli inquirenti non hanno ancora identificato.