Tu sei qui: CronacaCetara, colata di fango ha danneggiato anche opere abusive
Inserito da (redazionelda), giovedì 16 gennaio 2020 20:58:50
Le immagini della spaventosa colata di fango vomitata dalla montagna nella valle alle spalle dell'abitato di Cetara, catturate dalle telecamere fisse della zona, ha reso ancora più chiara la dimensione del disastro (video in basso).
La forza del fiume di fango e detriti che ha ingrossato il torrente Cannillo ha distrutto e sepolto tutto ciò che ha incontrato sulla propria strada nella valle.
Anche manufatti realizzati senza i necessari titoli autorizzativi all'interno di fondi agricoli, già oggetto di sequestro da parte della Guardia di Finanza.
Oltre al danno anche la beffa: l'accettazione della richieste di riarcimento, infatti, terrà necessariamente conto della regolarità delle opere danneggiate.
Foto da internet
Riceviamo e pubblichiamo nota a firma dell’avvocato Gaetano D’Emma per conto del signor Adolfo Bosco di Cetara, proprietario dei terreni a cui si riferiscono le foto pubblicate ieri sul nostro giornale a corredo dell’articolo dal titolo "Cetara, colata di fango ha danneggiato anche opere abusive". Nel rispetto delle norme che regolano la stampa, ne pubblichiamo integralmente il testo nelle stesse forme e negli stessi termini con cui è stato pubblicato l'articolo di riferimento.
Egregio Direttore,
in nome e per conto del Sig. Adolfo Bosco Le scrivo in relazione ad un articolo pubblicato sul suo giornale in data 16.1.2020, al fine di segnalarLe alcune, macroscopiche ed evidenti imprecisioni.
Andiamo per gradi.
Il titolo dell'articolo così recita testualmente "Cetara, colata di fango ha danneggiato anche opere abusive".
II riferimento è alle disastrose calamità metereologiche che poco tempo fa hanno interessato il territorio di
Cetara e dell 'intera costiera amalfitana.
A seguire, poi, nel corpo dello stesso articolo si intravvedono alcune foto del terreno di proprietà del mio
assistito danneggiato rovinosamente dagli stessi eventi.
Ebbene, va immediatamente precisato che sulle porzioni di terreno rappresentate in foto non vi sono
assolutamente opere abusive.
Anzi, quelle zone di terreno sono state interessate da opere di sistemazione autorizzate per ben due volte: prima da un apposito commissario ad acta nominato dal Presidente della Provincia di Salemo, dopo dallo stesso Comune di Cetara.
Quanto al casolare inquadrato nelle stesse foto, poi, si precisa che trattasi di immobile antecedente al 1942 -
ratione temporis, quindi, legittimamente costruito in assenza di titolo edilizio - che, di recente è stato oggetto di sole opere manutentive.
Nello stesso articolo, infine, si fa riferimento ad un recente sequestro della Guardia di Finanza.
Valga il vero, allora.
Il sequestro non ha interessato le zone rappresentate in foto.
Non solo.
Sulla zona sottoposta tuttora a sequestro non si è registrato alcun tipo di danno.
C'è di più.
Anche la zona sottoposta a sequestro è stata legittimamente riqualificata in virtù di apposito permesso a
costruire rilasciato dal ridetto organo commissariale.
Tale elemento, rilevantissimo, per mere ragioni processuali non è stato fatto valere in sede giudiziaria.
Onde evitare i costi e le spese derivanti da un'eventuale iniziativa giudiziaria in tal senso, infatti, abbiamo
preferito presentare domanda di concessione edilizia in sanatoria al Comune di Cetara.
Da ultimo, mi preme precisare che in assenza delle opere di sistemazione realizzate dal Sig. Bosco i danni per l'intera comunità cetarese molto probabilmente sarebbero stati ancora più devastanti.
avv. Gaetano D’Emma
Fonte: Il Vescovado
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