Anche cavesi e nocerini andavano a rifornirsi al "droga-market" di Castel San Giorgio. E' quanto emerge dalle indagini sulle rotte della polvere bianca all'indomani degli arresti del quartetto che aveva trasformato un normale appartamento nella periferia di Castel San Giorgio in una vera e propria centrale di produzione e spaccio. Non solo insospettabili cocainomani della Valle dell'Irno, dunque, nel giro di affari scoperto dai Carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino, agli ordini del tenente Giuseppe Ambrosone. Smantellata l'holding criminale gestita da Ermelindo Liguori, 34 anni di Sarno, Nino Bruno, 44 anni di Scafati, Vincenzo Senatore, 22 anni di Cava, e Lucia De Blasio, 44 anni di Sarno, il prossimo obiettivo degli inquirenti sembra essere quello di recidere i tentacoli dell'organizzazione che presenta ramificazioni un po' ovunque. Sequestrati nell'appartamento dei quattro pregiudicati oltre 100 grammi di cocaina, un barattolo di creatina, un bilancino di precisione, una busta piena di sostanze da taglio, 4mila euro in contanti e tre blocchetti di assegni della Banca Popolare di Ancona. I quattro inquilini erano finiti da tempo nel mirino dei Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Mercato San Severino (Sabetta, Petito, Fasolino) soprattutto per il viavai di acquirenti che si presentavano al citofono. L'altra notte il blitz che ha messo in ginocchio l'organizzazione, mandando all'aria un volume d'affari che si aggirava intorno ai 25mila euro al mese. Non si escludono sviluppi all'operazione. I Carabinieri potrebbero risalire, attraverso i clienti della banda, ad altre centrali di commercio della cocaina nell'Agro nocerino-sarnese.