Tu sei qui: CronacaColpo alla SAI Assicurazione
Inserito da Il Mattino (admin), giovedì 4 aprile 2002 00:00:00
È salito fino al primo piano, sicuro di trovare negli uffici della SAI Assicurazione solo la segretaria. L'ha minacciata con un coltello al volto ed al collo, chiedendole subito dei soldi. Ha arraffato così mille euro, per poi fuggire. Ore 18.30, piazza Roma (nella foto), a pochi passi dal Palazzo di Città: un bandito, si presume assistito da un basista, ha messo a segno un nuovo colpo all'agenzia di Assicurazione SAI di Antonio Di Martino, che vanta una buona clientela ed un precedente di rapina subita due anni fa. Ieri pomeriggio, secondo le prime ricostruzioni fornite agli agenti della Polizia locale intervenuti sul posto, un uomo si è introdotto senza destare alcun sospetto all'interno del palazzo dove si trovano gli uffici dell'agenzia metelliana. Tutto avviene in pieno centro. Sale le scale che lo conducono al primo piano; la porta dell'agenzia è aperta. Gli uffici sono quasi deserti: al bancone di ingresso c'è solo la segretaria. Lui, a volto scoperto, le punta un coltello al volto. Poche parole, con chiaro accento napoletano riferirà più tardi la donna agli investigatori, per chiederle dei soldi. Tutto quello che c'è in cassa. Arraffa circa mille euro. Chiude a chiave dall'esterno la porta che dà sul pianerottolo per poi scappare. Ad attenderlo in strada forse un basista. Al 113 arriva la richiesta di pronto intervento, ma quando gli agenti della Polizia, diretti dal vicequestore Sebastiano Coppola, arrivano in Piazza Duomo i ladri sono ormai già lontani. La Polizia interroga la donna ed alcuni possibili testimoni (i proprietari dei negozi del circondario). Nessun ricorda di aver visto qualcosa di strano: nessuna auto sospetta, né un tentativo di fuga, né tanto meno un uomo. Solo la segretaria dell'agenzia, ripresasi dal terribile shock, riesce a descrivere il rapinatore: giovane, non più di trenta anni, a volto scoperto. Soprattutto avrebbe detto che si trattava di una persona con chiaro accento napoletano. Insieme all'arma (fin dalle prime battute si è parlato di un coltello), salta fuori un altro elemento: l'uomo indossava un giubbino verde impermeabilizzato. Per ora sembra un indizio poco significativo, ma che potrebbe rivelarsi importante, specie se altri testimoni riuscirebbero a ricordarsi chi lo indossava. L'impressione comune è che l'uomo, aiutato da un basista, possa essere un rapinatore venuto da fuori per fare il colpo e poi andarsene. Solo questo giustificherebbe il volto scoperto.
Fonte: Il Portico
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