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Inserito da (admin), mercoledì 8 ottobre 2003 00:00:00
Via libera alle richieste di contributi per progetti presentati dalle associazioni di volontariato: una direttiva del Ministero del Welfare, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 227 di giovedì 30 settembre 2003, apre il bando per le agevolazioni da erogare a progetti sperimentali. Gli aiuti sono finanziati con il Fondo per il volontariato istituito dall'art. 12 della legge n. 266/91. L'ultimo giorno utile per la presentazione delle domande è il 30 ottobre. Possono richiedere i contributi le organizzazioni di volontariato ed associazioni di operatori del settore iscritte nei registri regionali previsti dall'art. 6 della legge 11 agosto1991 n. 266. I progetti dovranno intervenire nei settori del disagio sociale e prevedere il coinvolgimento degli enti locali allo scopo di favorire l'introduzione e la diffusione di metodologie di intervento particolarmente avanzate.
Novità
Di tutto rilievo una novità introdotta a carico delle associazioni beneficiarie dei finanziamenti, che dovranno, infatti, stipulare un'apposita fideiussione che funga da garanzia dell'anticipo percepito. Sarà accordata priorità ai progetti che riguardano:
- aspetti innovativi sulla partecipazione ed integrazione sociale delle persone con disabilità;
- prevenzione del disagio minorile e giovanile;
- promozione di forme di volontariato che prevedano il coinvolgimento dei giovani, sviluppando in tal modo esperienze educative, di partecipazione sociale e di integrazione giovanile;
- contrasto di forme di disagio di soggetti svantaggiati e/o creazione/sviluppo di servizi territoriali in grado di contribuire a sostenere i fabbisogni espressi dalle categorie suddette.
Caratteristiche
I progetti dovranno, inoltre, possedere una o più delle seguenti caratteristiche:
- innovatività, sia per il contesto territoriale di riferimento che per la tipologia di intervento, e realizzazione di attività caratterizzate da una spiccata valenza sociale;
- promozione di collaborazione con enti locali, enti pubblici, soggetti privati, imprese e sindacati;
- creazione di sinergie e costituzione di reti e collegamenti fra soggetti del volontariato e del terzo settore;
- promozione di interventi pilota, sperimentali, finalizzati a mettere a punto modelli di intervento che possano essere trasferiti e/o utilizzati in altri contesti territoriali.
Schema
Le istanze devono essere presentate secondo lo schema allegato alla direttiva citata e contenere, inoltre, un dettagliato elaborato progettuale, nonché l'entità del contributo richiesto, i destinatari, i tempi e le fasi di realizzazione, tutte le informazioni sull'identità dell'associazione, il responsabile del progetto ed il piano economico-finanziario complessivo. Sono finanziabili i compensi sostenuti per il personale esterno (formatori, consulenti, rimborso spese per il personale volontario e così via) strettamente necessario alla realizzazione del progetto, entro la misura del 40% del costo del progetto.
Spese di consulenza
Solo il 4% del finanziamento può essere destinato alle spese di consulenza per la progettazione. Nel caso in cui il progetto sia co-finanziato da enti pubblici e/o da soggetti privati, alla domanda dovrà essere allegata una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante, che attesti le modalità di partecipazione al progetto e l'impegno finanziario assunto dal soggetto che eroga il co-finanziamento. In caso di ammissibilità di un progetto, pena la decadenza dal contributo, l'associazione deve trasmettere entro 60 giorni tutta la documentazione prevista dalla direttiva.
Cofinanziamento
E' necessario indicare la fonte dalla quale deriva il cofinanziamento, che deve coprire minimo il 20% dei costi del progetto. Quest'attestazione va evidenziata in maniera particolare, perché costituisce un requisito fondamentale ai fini dell'ammissibilità del progetto al finanziamento. Si tratta, infatti, dell'unico elemento che attesta la concreta capacità dell'organizzazione di sostenere l'impegno economico connesso alla realizzazione del progetto.
Erogazione
Il finanziamento è ripartito ed erogato in due quote: la prima, pari al 70% dell'importo complessivo finanziato, viene versata ad avvenuta accettazione da parte dell'organizzazione di volontariato delle modalità e dei termini previsti per la realizzazione del progetto approvato. La seconda quota, del 30%, è versata al termine della realizzazione del progetto ed a seguito di presentazione da parte dell'organizzazione di una dettagliata relazione finale, effettuata da un certificatore esterno, che contenga i giustificativi di spesa ed evidenzi i risultati ottenuti.
Richieste
Le organizzazioni in possesso delle caratteristiche indicate possono indirizzare la domanda di contributo in carta semplice, a mezzo raccomandata, al seguente indirizzo: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Dipartimento per le Politiche Sociali e Previdenziali - Direzione Generale per il volontariato, l'associazionismo sociale e le politiche giovanili - Osservatorio nazionale per il volontariato - via Fornivo, 8, Pal. A - 00192 - Roma.
Fonte: Il Portico
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