Tu sei qui: CronacaContributi in favore dell'energia pulita
Inserito da Il Denaro (admin), martedì 4 dicembre 2001 00:00:00
La disciplina dei contributi previsti in favore dell'installazione dei tetti fotovoltaici è una delle misure più attese tra quelle varate, nell'ambito del piano di sviluppo industriale, dall'assessore regionale alle Attività Produttive, Gianfranco Alois, essendo stata annunciata già da un paio di anni. Lo stanziamento previsto ammonta a 34 miliardi di lire ed attiverà investimenti per circa 50 miliardi di lire.
Due delibere
I bandi attuati per la concessione di contributi sono due: uno è finanziato dalla misura 1.12 del Por Campania; l'altro prevede il cofinanziamento del Ministero dell'Ambiente, in attuazione del programma «Tetti fotovoltaici». Quest'ultimo ha tra le sue finalità il contenimento dei fenomeni d'inquinamento da gas ad effetto serra, con sviluppo e diffusione delle fonti rinnovabili, ed in particolare di quella fotovoltaica. Destinatari dell'intervento sono i soggetti pubblici o concessionari di servizi pubblici, le organizzazioni senza scopo di lucro, i condomini, le persone fisiche e giuridiche.
Finalità e disponibilità finanziarie
La misura 1.12 del Por Campania 2000-2006 prevede la concessione e l'erogazione del contributo pubblico in conto capitale, nella misura massima del 75 per cento del costo dell'investimento ammesso (Iva esclusa), per la realizzazione d'interventi d'impianti fotovoltaici per la produzione d'energia elettrica, di potenza nominale non superiore a 20 kw. Il bando regionale, che attua il decreto del Ministero dell'Ambiente, prevede una copertura pari a 5 miliardi e 667 milioni di lire (2.926.761,25 euro), di cui quasi 4 miliardi (2.048.784,52 euro) concessi dal Ministero dell'Ambiente e la restante quota finanziata dalla Regione Campania. Sul finanziamento concesso dal Ministero dell'Ambiente, una quota del 3 per cento (119 milioni di lire, vale a dire 61.458,73 euro) è riservata alle attività di monitoraggio.
Interventi ammessi
Il Por Campania ammette a contributo l'installazione di impianti fotovoltaici progettati per generare energia elettrica in accumulo per autoconsumo e per collegamento in regime di scambio con la rete elettrica di distribuzione in bassa tensione. Per la progettazione degli impianti fotovoltaici devono essere prese a riferimento le specifiche tecniche predisposte dell'ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente (Enea). I moduli fotovoltaici e le relative prestazioni devono essere garantiti dal produttore per almeno dodici anni, ed il decadimento delle loro prestazioni (potenza nominale) deve essere non superiore al 10 per cento nell'arco dei primi dodici anni e non superiore al 20 per cento in venti anni. Il bando cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente prevede, invece, l'ammissione a contributo in via esclusiva per gli interventi d'installazione d'impianti fotovoltaici, di potenza nominale compresa fra 1 Kw e 20 Kw, collegati alla rete elettrica di distribuzione di bassa tensione, i cui moduli fotovoltaici costituiscano parte degli elementi costruttivi di strutture edilizie o siano installati su complessi edilizi residenziali, ivi inclusi gli elementi d'arredo urbano e le pertinenze. La connessione degli impianti alla rete elettrica di distribuzione, mediante la rete d'utente in bassa tensione, costituisce un ulteriore requisito obbligatorio ai fini dell'ammissione al contributo. Anche in questo caso gli impianti devono seguire le specifiche tecniche previste da Enea. Per quanto riguarda le prestazioni garantite dal produttore, sono stabiliti gli stessi termini previsti nel Programma operativo regionale.
Requisiti soggettivi
L'accesso alle agevolazioni previste dalla misura 1.12 del Por Campania è subordinato all'iscrizione nelle sezioni «C», «D» ed «F» della classificazione Istat.
I requisiti richiesti alle imprese sono:
- iscrizione presso il Registro delle Imprese della Camera di Commercio, con indicazione del codice Istat d'appartenenza;
- ubicazione dell'unità locale interessata al programma d'investimenti sul territorio regionale;
- preesistenza ed operatività dell'unità locale;
- disponibilità di un'area di copertura o di un eventuale sito sufficiente per la realizzazione dell'impianto;
- numero d'addetti inferiore a 250 e fatturato non superiore a 40 milioni di euro o totale di bilancio non superiore a 27 milioni di euro, con riferimento all'esercizio relativo all'ultimo bilancio approvato o all'ultima dichiarazione dei redditi esibita prima della presentazione della domanda di contributo;
- possesso del requisito d'indipendenza previsto dalla raccomandazione Cee 96/280 della Commissione Europea del 3 aprile 1996, e condizione economica e finanziaria sana rilevata nelle ultime tre dichiarazioni fiscali.
Il bando cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente prevede, invece, l'accesso alla domanda di contributo per tutti i soggetti pubblici o concessionari di servizi pubblici, le organizzazioni senza scopo di lucro, i condomini, le persone fisiche e giuridiche proprietarie o che esercitino un diritto reale di godimento sul complesso edilizio cui si riferisce l'intervento. Per entrambe le delibere, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, le domande di contributo dovranno essere presentate in duplice copia, in un plico chiuso, e redatte secondo quanto previsto dagli allegati tecnici.
Termine di presentazione
Per quanto riguarda la misura 1.12 del Por Campania, le domande potranno essere presentate nel periodo intercorrente fra i novanta ed i centoventi giorni a decorrere dalla pubblicazione sul Burc. Nel secondo bando, cofinanziato dal Ministero dell'Ambiente, il periodo utile è fra i sessanta ed i novanta giorni dalla pubblicazione sul Burc.
Erogazione del contributo
Per ciascun intervento ammesso a finanziamento, l'erogazione del contributo avverrà in due diversi momenti. Un acconto, pari al 50 per cento dell'ammontare del contributo pubblico concesso, sarà erogato dalla Regione o da un soggetto terzo convenzionato, previo ricevimento della comunicazione di avvenuto inizio lavori di realizzazione dell'intervento. Per quanto riguarda il bando regionale, ai soggetti privati è richiesta la presentazione della garanzia fideiussoria bancaria o, in alternativa, di quella assicurativa emessa a favore dell'Amministrazione regionale, di importo pari all'acconto e di durata di sei mesi oltre la data del termine, comprensivo dell'eventuale proroga, assegnato per l'ultimazione dell'intervento, incondizionata ed irrevocabile, se non dietro autorizzazione regionale escutibile a prima e semplice richiesta scritta, non oltre quindici giorni dalla ricezione della richiesta.
Fonte: Il Portico
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