Tu sei qui: CronacaCrisi Se.T.A., dipendenti sul piede di guerra
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 10 ottobre 2011 00:00:00
È piena crisi in casa Se.T.A. Da ieri è scattato lo stato di agitazione tra gli operai della società responsabile della raccolta dei rifiuti in città, che, stanchi per le ultime due mensilità non riscosse, hanno incrociato le braccia. Uno stato di agitazione che dovrebbe durare almeno fino a giovedì prossimo, data in cui è in programma un nuovo vertice tra le parti in causa in Prefettura.
Dopo la fumata grigia della scorsa settimana, con la sollecitazione inoltrata dal vicesindaco Luigi Napoli al Comune di Nocera Inferiore per riscontri rapidi e, soprattutto, tempi certi per la soluzione del problema, giovedì 10 ottobre, alle ore 17.00, il Viceprefetto vicario, Giovanni Cirillo, il Commissario prefettizio di Nocera Inferiore, Piero Mattei, il sindaco Marco Galdi, il Presidente della Se.T.A., Giuseppe Bisogno, l’Amministratore delegato della società, Alessandro Schillaci, ed alcuni rappresentanti delle principali banche interessate alla sorte dei Servizi Territoriali Ambientali dovrebbero ritrovarsi a Salerno.
Contestualmente alla strada, intanto, la polemica è arrivata anche a Palazzo di Città. Motivo del contendere la situazione debitoria del Comune di Nocera Inferiore (moroso nei confronti della Se.T.A. per circa 6 milioni di euro), che secondo l’ex sindaco Luigi Gravagnuolo sarebbe stato “irresponsabilmente” coinvolto nella pubblicizzazione dell’ex municipalizzata nonostante il suo delicato stato finanziario.
Un’accusa, quella dell’attuale esponente di “Città Nuova”, che ha trovato la pronta replica dall’Amministrazione Galdi: «È vergognoso che Luigi Gravagnuolo, che ha consentito con il suo silenzio nel corso degli anni di far incrementare il debito di Nocera Inferiore nei confronti della Se.T.A., attribuisca responsabilità all’Amministrazione Galdi, che invece puntualmente paga ogni mese i servizi resi dalla società per l’igiene urbana. L’operazione del marzo scorso, che ha tenuto in vita la società con l’acquisto da parte del Comune di Nocera Inferiore del 44% delle quote societarie per un esborso di oltre 400mila euro, ha consentito questo salvataggio, lasciando indenne il bilancio del Comune di Cava», si legge nella nota inviata da Palazzo di Città.
In particolare, Gravagnuolo avrebbe indicato la causa del male nel sostegno elettorale concesso dal primo cittadino metelliano Galdi al candidato sindaco di Nocera, Adriano Bellacosa, nell’ultima tornata politica: «Non ha nessun retroscena politico del tipo di quello adombrato da Luigi Gravagnuolo - continua la nota - Come al solito si rivolgono agli altri le responsabilità proprie. Un giochetto che i cittadini attenti e gli stessi dipendenti Se.T.A. hanno capito. In ogni caso l'Amministrazione comunale sta seguendo con attenzione la difficile situazione dei dipendenti della Se.T.A., ma, pur consapevole del grave disagio che stanno vivendo, non comprende uno sciopero sul suo territorio, visto che non vi sono inadempimenti da parte del Comune».
Il fatto che lo sciopero dei dipendenti della Se.T.A. abbia coinvolto anche la città di Cava de’ Tirreni non è stato per nulla condiviso dall’assessore all’Ambiente, Carmine Salsano. Ribadendo l’estraneità dell’Ente cavese alla crisi di liquidità della società, Salsano ha garantito il pieno impegno del suo assessorato per limitare i disagi alla cittadinanza. «Monitoriamo costantemente il territorio personalmente e con l’ausilio della pattuglia ambientale del Corpo di Polizia Locale - afferma l’assessore - Tutto questo allarmismo che, forse, strumentalmente si lancia, lo riteniamo ingiustificato ed immotivato. Le frazioni come il centro sono tenute sotto osservazione, le multe per conferimento dei rifiuti errato si moltiplicano e ci auguriamo che questo deterrente convinca anche i più distratti a rispettare date ed orari per liberarsi dei propri rifiuti. Compatibilmente con gli scioperi annunciati da parte della Se.T.A. o dal Consorzio, riteniamo che i cittadini non possano gridare allo scandalo, come invece il messaggio che taluni lanciano tenta di far passare».
Intanto, però, il pericolo di vedere le strade cittadine “imbrattate” da rifiuti si fa sempre più consistente. Infatti, gli stessi lavoratori della Se.T.A. si sono detti pronti a proclamare lo sciopero generale nel caso non vengano partorite felici soluzioni dal tavolo di giovedì in Prefettura.
Fonte: Il Portico
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