Tu sei qui: CronacaDal G7 l’invito alla Cina a rispettare i diritti umani, Pechino: «Un piccolo gruppo non può decidere le sorti del mondo»
Inserito da (Maria Abate), lunedì 14 giugno 2021 08:41:14
Dalla tutela dei diritti umani nello Xinjiang al rispetto dell'autonomia di Hong Kong, fino alla richiesta di una nuova inchiesta tempestiva e trasparente sulle origini del Covid: sono questi i principali temi trattati nel comunicato finale del G7 a Corbis Bay.
Oltre a sette tra le maggiori potenze economiche al mondo (Canada, Francia, Germania, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti), il vertice è stato allargato ieri ai leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India, Sudafrica e di Onu e Oms.
«Il tema politico dominante è stato quale atteggiamento debba avere il G7 nei confronti della Cina», ha spiegato il premier italiano Mario Draghi, «e in generale di tutte le autocrazie, che usano la disinformazione, i social media, fermano gli aerei in volo, rapiscono, uccidono, non rispettano i diritti umani, usano il lavoro forzato. Tutti questi temi di risentimento nei confronti delle autocrazie sono stati toccati e condivisi. In questo senso è stato un vertice realistico: c'era contentezza per l'economia ma non si sono persi di vista i problemi».
Intanto Pechino, attraverso un portavoce dell'ambasciata a Londra, ha disapprovato l'accordo raggiunto in Cornovaglia: un piano globale sulle infrastrutture per i Paesi a basso reddito, in risposta alla Via della Seta cinese, il 'Build Back Better World' o B3W.
Il G7, infine, chiede alla Cina il «rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, soprattutto nello Xinjiang». È quanto si legge nel comunicato finale del G7, come riporta l'agenzia Bloomberg che ha ottenuto una copia del comunicato finale del vertice.
Commentando il vertice del G7, la Cina ha affermato che «i giorni in cui le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di Paesi sono finiti da molto», ha affermato. «Noi crediamo che i Paesi, grandi o piccoli, forti o deboli, poveri o ricchi, siano tutti uguali, e che gli affari del mondo devono essere gestiti attraverso la consultazione tra Paesi», ha aggiunto un portavoce dell'ambasciata cinese a Londra, citato sul sito della Reuters.
Il presidente del Consiglio italiano, nella conferenza stampa finale del G7 di Corbis Bay, sdrammatizza le divisioni emerse rispetto alla Cina. «Certo - ha detto Draghi - dobbiamo essere franchi sulle cose che non condividiamo e accettiamo ma dobbiamo anche cooperare con loro». Del resto, «il comunicato finale riflette perfettamente la nostra posizione sulla Cina».
Fonte: Occhi su Salerno
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