Tu sei qui: CronacaDiocesi Amalfi-Cava: stop a Messe e funerali fino al 3 aprile. Le disposizioni del vescovo Soricelli
Inserito da (Redazione), domenica 8 marzo 2020 18:28:00
Per il propagandarsi del coronavirus e in via preventiva, viste le nuove norme emanate dal Governo, l'arcivescovo della Diocesi di Amalfi-Cava de' Tirreni, monsignor Orazio Soricelli, ha disposto la sospensione di tutte le celebrazioni eucaristiche e riti ordinari e straordinari a partire da oggi fino al 3 aprile.
Ciò nel rispetto dell'ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato questa notte.
All'articolo 2 (lettera V), infatti, il premier Conte chiede la sospensione delle celebrazioni liturgiche e di ogni altra funzione religiosa, comprese le esequie; alla presenza unicamente degli stretti familiari si consentono i riti di benedizione della salma nelle cappelle a ciò adibite (al cimitero o presso altre strutture) o nella casa del defunto. Assolutamente sempre, rispettando le condizioni richieste (i familiari in senso stretto).
Il rito funebre non sarà celebrato nelle chiese parrocchiali al fine di evitare la partecipazione ravvicinata ed inevitabili contatti (strette di mano e baci) di più persone.
Per quanto riguarda la celebrazione degli altri Sacramenti, qualora non si possono al momento rinviare (che rimane la soluzione consigliata), la celebrazione dovrà avvenire in forma strettamente privata, a porte chiuse e con la presenza - anche in questo caso - degli stretti familiari. E' rimandato, per questo, al discernimento oculato dei sacerdoti e dei fedeli interessati.
Potranno rimanere aperte le chiese per la preghiera personale, garantendo la possibilità di mantenere la distanza di un metro tra i singoli fedeli.
Quindi da domani 9 marzo, ogni celebrazione pubblica viene sospesa e al contempo ogni obbligo di assolvere al precetto festivo.
«Raccomandiamo perciò, particolarmente, l'invito alla preghiera personale e anche ad avvalersi dei mezzi di comunicazione sociale (radio e televisione) per poter seguire le celebrazioni festive - si legge da una nota diffusa in serata da monsignor Soricelli -. Possa questa misteriosa prova, a cui il nostro popolo è sottoposto, aiutarci paradossalmente a riscoprire maggiormente il valore essenziale della preghiera e del rapporto personale con il Signore, che rimane la fonte della nostra speranza e che ci libera da ogni angoscia e smarrimento.
Invochiamo la Madonna e i nostri Santi perché ci custodiscano dal male e ci proteggano, sostenendo al contempo la nostra fede e la nostra speranza. Infine, che si abbia particolare attenzione ai nostri anziani e ammalati, non lasciandoli mai soli».
Fonte: Il Portico
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