Tu sei qui: CronacaDisagio giovanile, disabilità e trasporti, le proposte di "Città Unita"
Inserito da L’addetto stampa - Dr.ssa Russo Bernardina (admin), lunedì 19 settembre 2011 00:00:00
Sarebbe opportuno lanciare su Cava un bando di 20mila euro di idee e progetti per prevenire il disagio giovanile e la dispersione scolastica. Tale bando, frutto dei risparmi del patrimonio comunale, avrebbe come obiettivo quello di sollecitare le organizzazioni senza scopo di lucro del territorio a presentare progetti che prevedano interventi di assistenza socio-sanitaria, rivolti ai minori ed agli adolescenti in condizione di disagio, anche con disabilità, residenti nel comune di Cava de’ Tirreni.
Dovranno essere presi in considerazione interventi socio-educativi in orario extrascolastico, volti a prevedere il disagio giovanile ed a contrastare la dispersione scolastica e iniziative socio-assistenziali nelle scuole. Il bando dovrebbe essere rivolto esclusivamente alle organizzazioni che operano sul territorio cavese. «Attraverso il bando - dichiara Senatore - si intende perseguire l’obiettivo di individuare progetti di utilità sociale che possano contribuire a migliorare la qualità della vita della comunità di Cava, a rafforzare i legami di solidarietà, suscitando donazioni da parte di privati, imprese, enti a favore dei progetti promossi dalle organizzazioni no-profit operanti a Cava».
«Ma soprattutto - aggiunge Senatore - anche garantire condizioni di vita più dignitose a minori ed adolescenti, in condizione di disagio anche con disabilità residenti nel Comune di Cava, con il sostegno di soggetti socio-educativi in orario extrascolastico (attività di studio assistito, laboratori attività sportive, interventi ludico-ricreativi, etc. volti a prevenire il disagio giovanile e contrastare la dispersione scolastica. Oppure sostenere iniziative socio-assistenziali nelle scuole, concordate con le rispettive Direzioni, promosse e gestite da Enti esterni (associazioni, cooperative sociali, etc.), a sostegno e sollievo di situazioni circoscritte di svantaggio o fragilità personale, derivanti da condizioni di effettivo disagio (fisico, psichico, comportamentale».
Potrebbero partecipare al bando singole organizzazioni senza scopo di lucro che hanno sede legale e/o operativa nel Comune di Cava e rientranti in una delle seguenti tipologie: Enti privati costituiti secondo le norme del libro I del Codice Civile (in nessun caso persone fisiche); Cooperative sociali (L.381/91); Enti ecclesiastici civilmente riconosciuti (L.222/85); Associazione di promozione sociale (L.383/00); Associazioni di volontariato (L.246/91); Associazioni sportive dilettantistiche che svolgono attività rivolte a soggetti svantaggiati ai sensi del D.Lgs. 4 dicembre 1997 n.460.
«Queste iniziative - afferma sempre Senatore - confermano il nostro impegno a favore delle fasce sociali deboli. Impegno che in questi anni non è mai venuto meno».
Al Sindaco Galdi e agli assessori al ramo, ognuno per la loro competenza, “Città Unita”, su questo tema, come su altri, dà la piena e assoluta disponibilità nel contribuire a dare soluzioni in termini di idee e competenza».
Eppure un tempo, ahimè, i treni arrivavano in orario
A Cava de’ Tirreni prendere ormai il treno, specie quello regionale delle ore 07.21 diretto a Salerno è a dir poco impossibile. Pochissimi vagoni mentre la maggior parte degli utenti, divisi - ma uniti nella lotta - tra pendolari e studenti, resta ogni mattina a piedi.
I treni successivi, poi, arrivano sempre in ritardo così come capita con quello delle ore 07.34. Ogni mattina si vivono scene indecorose, lotte greco-romane per salire sul treno. Scene da terzo mondo! Un solo vagone da Nocera già pieno per l’odissea che dovranno vivere i metelliani. Una vergogna! A forza di tagliare prima o poi a Cava arriveranno solo le rotaie dei treni. Per carità di patria non affrontiamo l’assurdità del viaggio in piedi, appiccicati come mosche.
Cominciano, intanto, le rivolte che vanno sempre stoppate sul nascere e che vedono colpire i poveri e incolpevoli macchinisti e bigliettai. Sembrerebbe che ogni mattina il vagone che viaggia sull’asse Cava-Salerno è talmente stracolmo di viaggiatori che, quando si ferma nella stazione di Vietri sul Mare non può prendere nessuno a bordo. A Vietri, quindi, altri pendolari e studenti sono rimasti appiedati.
Intanto, però, il convoglio ha proseguito la sua corsa fino a Salerno ed è arrivato nella stazione di via Duomo-Vernieri dove ha avuto qualche problema con le porte automatiche che sono rimaste bloccate. E chi doveva scendere è rimasto chiuso dentro. E si vuol parlare di vivibilità, efficienza e annesso turismo! Quanto costano ai cittadini tali disfunzioni, ed è sempre Pantalone a pagare! E’ ora che il Sindaco Galdi e l’Assessore alla Mobilità, Carleo, si facciano sentire, si muovano in forza dei loro poteri. Ne hanno il pieno diritto.
«Noi di Città Unita - conclude l’avv. Alfonso Senatore - ci dichiariamo pienamente disponibili ad una collaborazione con il Sindaco Galdi e il suo assessore, contribuendo con idee e competenze per tentare di risolvere quanto prima l’intollerabile e insopportabile problema».
Fonte: Il Portico
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