Tu sei qui: CronacaDistretto sanitario, Squillante ammette: «Siamo senza risorse»
Inserito da (admin), giovedì 12 marzo 2015 00:00:00
Il direttore generale dell’Asl di Salerno, Antonio Squillante, ha ammesso di avere un risicato margine di manovra per risolvere le problematiche del personale del Distretto sanitario di via Gramsci, consequenziali anche all’imminente pensionamento di 10 operatori della struttura sanitaria.
In una nota di risposta al consigliere regionale Udc, Giovanni Baldi, che nei giorni scorsi gli aveva segnalato le criticità del Distretto, Squillante ha spiegato: «Il blocco del turn over penalizza gravemente questa azienda, con effetti ormai evidenti nella gran parte delle strutture aziendali, purtroppo solo marginalmente attenuati dalle deroghe autorizzate dalla Regione Campania».
Ha, quindi, aggiunto sempre nella missiva indirizzata a Baldi: «L’estrema dispersione territoriale delle strutture rende impraticabile ogni possibilità di significative redistribuzioni di personale tra i macrocentri e pertanto, mio malgrado, ad oggi le uniche leve concretamente azionabili dal Distretto 63 per fronteggiare le carenze sono il ricorso agli accessori contrattuali, ovviamente nei limiti delle disponibilità assegnate, e l’eventuale integrazione del personale amministrativo con personale afferente ad altri ruoli, considerato che le attività distrettuali sono riconducibili anche alle competenze del ruolo sanitario o tecnico».
Alla fine della nota Squillante ribalta la situazione, chiedendo a Baldi di farsi carico della problematica di carenza di personale, che interessa tutto il territorio provinciale. «Certo di poter contare sulla sua attenzione sul tema della dotazione di adeguate risorse umane per la realizzazione degli obiettivi assistenziali a cui l’Asl deve provvedere, le chiedo di voler adoperare il suo impegno nel sostenere le esigenze di questo territorio provinciale ai fini dello sblocco del turn over».
Insomma, la questione rimane particolarmente difficile e complessa e, naturalmente, non riguarda solo la realtà cavese. A lanciare l’allarme era stato, qualche giorno fa, il consigliere di “Città Democratica”, Luigi Gravagnuolo, il quale aveva sottolineato che già a partire dal mese prossimo il Distretto avrebbe «rischiato il collasso», a causa del pensionamento di 10 dipendenti.
Diversi i disservizi che ogni giorno gli utenti devono fronteggiare, da attribuire tra l’altro all’accorpamento del laboratorio di analisi con quello dell’ospedale, al personale sottodimensionato che sarà ulteriormente falcidiato, alla chiusura due volte a settimana del Centro Unico delle Prenotazioni (Cup) ed alla dotazione informatica che è ormai obsoleta. Insomma, le prospettive restano drammatiche.
Alfonsina Caputano
Fonte: Il Portico
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